The Best TV Series 2012/2013 – Pos. 15-11


Terzo appuntamento con le migliori, o meglio le mie preferite, serie tv di questa stagione. Ricordo per la terza volta per chi non avesse letto le due puntate precedenti che la serie “Breaking Bad” NON farà parte della classifica nè ora nè nelle posizioni alte, in quanto sono in fase di recupero e non sono ancora riuscito a guardarmi l’ultima stagione. Per chi si fosse perso gli episodi precedenti, inoltre, un breve riassunto:

Pos. 27-21.
Pos. 20-16.

15 – In the Flesh

Genere: Zombie
Miniserie britannica di tre episodi che tratta il tema zombie in una maniera assai creativa ed originale rispetto ai soliti standard a cui siamo abituati. Plot abbastanza coinvolgente e girato molto bene. Non si sa ancora niente su una possibile seconda stagione, visto che la storia non è autoconclusiva e lascia aperti molti spiragli, questo mistero su un suo proseguimento è uno dei grandissimi difetti di questa serie.
Miglior personaggio: Amy Dyer

Leggi la mia RECENSIONE.

14 – Supernatural (stagione 8)

Genere: Horror
Dopo una settima stagione veramente pessima su tutti i fronti, ecco che con l’ottava stagione “Supernatural” riesce ancora a regalare qualche speranza ai suoi fan di creare una trama coinvolgente ed intrigante, come successe nelle stagioni dalla terza alla quinta. Non siamo certo a quei livelli, ma la parte finale di tutta la stagione è stata davvero di alto livello e il finale apre a scenari assolutamente interessanti per la nona stagione, già ufficializzata. Prima o poi sarà il caso di decidere quando dargli una chiusura a questa serie, giusto per non tirarla troppo per le lunghe.
Miglior personaggio: Benny

L’anno scorso la serie era arrivata quattordicesima.
Leggi il mio commento al SEASON FINALE.

13 – Broadchurch

Genere: Giallo
Serie britannica di otto episodi che riesce a creare un giallo tanto intricato ed intrigante quanto emozionante. I primi episodi sono quelli che più ti fanno entrare dentro la storia, rendendotene quasi dipendente, mentre gli ultimi tre episodi sono qualcosa di altissimo livello emotivo. La serie non dice nulla di nuovo al genere, ma cavoli se è fatta bene!
Miglior personaggio: Ellie Miller

Leggi il mio commento al SEASON FINALE.

12 – Game of Thrones (stagione 3)

Genere: Fantasy
So che sarò abbastanz aimpopolare con questa scelta, ma non ci posso fare niente: pur ritenendo questa una serie di ottima fattura, la terza stagione non mi sta nè coinvolgendo nè impressionando più di tanto. Aggiungiamo a ciò il fatto che non sono un lettore della saga di libri da cui è tratta e la frittata è fatta. Come al solito bene questa serie, ma quest’anno non benissimo. Mancano ancora due episodi alla conclusione della serie e so già che mi saprà sorprendere molto probabilmente, però, ad ora, questo è quanto.
Miglior personaggio: Daenerys Targaryen

L’anno scorso la serie era arrivata quinta.

11 – Spartacus: War of the Damned (stagione 3)

Genere: Storico, Guerra
La terza, e ultima, stagione di “Spartacus” è stato un concentrato di battaglie e di emozioni, un qualcosa che era leggermente mancato nella seconda stagione, ma che mi aveva fatto innamorare della serie nella prima. Un episodio finale epico sia a livello visivo sia a livello emozionale, con un finale che nonostante fosse già scritto (dalla storia, non dagli autori), è riuscito a coinvolgermi come non mai.
Miglior personaggio: Spartacus

L’anno scorso la serie era arrivata nona.
Leggi il mio commento al SERIES FINALE.

Supernatural – Season Finale: “Sacrifice”


Prosegue la settimana dedicata ai finali di stagione delle serie tv che sto seguendo. Oggi è il turno di Supernatural, giunto ormai all’ottava stagione e del quale a settembre/ottobre vedremo la nona. Ma prima, il solito riepilogo delle puntate precedenti.

Dopo la abbastanza deludente settima stagione ed una sesta abbastanza al di sotto di ciò a cui eravamo stati abituati con le prime cinque stagioni (la serie sembra abbia compiuto il “salto dello squalo” proprio con l’ultima puntata della quinta stagione, raggiungendo il suo apice e dirigendosi verso un calo inesorabile), ecco che con questa ottava stagione abbiamo assistito ad una buona risalita.

Intanto, finalmente, vengono usate a dovere tutte le componenti che rendono interessante la storia. I demoni, capitanati dal cattivone Crowley, sono il principale antagonista, tanto che l’obiettivo era proprio la chiusura dei cancelli dell’Inferno. Gli Angeli, che rimangono degli esseri ambigui, per i quali non si sa se simpatizzare o meno, se siano buoni o cattivi etc. etc. Infine vengono introdotti vari nuovi personaggi dall’importanza più rilevante del normale ma meno di quelli appartenenti alle due grandi categorie.

Uno di questi è Benny. Ora vorrei spendere due parole sul suo ruolo. L’inizio della stagione faceva assolutamente ben sperare per come sarebbe poi proseguita nel corso delle puntate. La sua presenza è stata determinante per permettere a Dean di uscire dal Purgatorio e il suo personaggio ha funzionato alla perfezione le volte in cui è stato chiamato in causa. Nelle prime puntate di questa ottava stagione, le volte in cui mancava Benny se ne sentiva abbastanza la mancanza, in quanto la serie sembrava avesse preso la piega inconcludente della passata stagione.

Poi la risalita e l’assoluta esplosione nel finale. Ok, come per tutto il resto della serie anche in questa ottava stagione non sono mancate le puntate riempitivo, i cosiddetti filler, ma a questo siamo abituati, è una delle cose che contraddistingue Supernatural e comunque, ogni seie tv esistente ha delle puntate filler. In questo finale di stagione assistiamo alla resa dei conti. Il finale è duplice: da un lato telefonato (mi riferisco alla parte che riguarda i demoni), dall’altro assolutamente sorprendente ed epico, che lascia buone, buonissime speranze sulla via che verrà intrapresa per la prossima stagione. La scena finale poi è qualcosa di assolutamente sopra le righe!

Voto all’ottava stagione: 7
Voto al season finale: 7,5

TV Series Moment


Dopo aver recensito un po’ delle nuove serie che sto seguendo, ecco che arriva il mio personalissimo commento sulle serie che stanno proseguendo la loro avventura nei palinsesti americani. Vale la pena continuare a seguirle o iniziano a sentire tutte una certa stanchezza?

Supernatural (stagione 8, ep. 1/6)
Dopo la deludentissima settima stagione, lo show rock-horror con i due fratellini che combattono ogni tipo di mostro, demone, fantasma che viva abusivamente sul nostro pianeta, lo show sembra avere vagamente trovato una nuova linfa vitale. Dopo i primi tre episodi girati abbastanza bene e in cui ci viene presentato un buon canovaccio per creare una bella trama orizzontale però la serie si è di nuovo un po’ persa in mezzo alle puntate riempitivo. Pregio rispetto alla scorsa stagione è il dare comunque in ogni puntata un boccone sulla trama orizzontale, che comunque si sta rivelando molto molto interessante.
Voto: 6/7

The Vampire Diaries (stagione 4, ep. 1/5)
Partenza abbastanza a rilento invece per questa serie. I vampiri e qualsiasi altra strana creatura vivente a Mystic Falls sembrano vivere un momento di stanca e forse la scelta di far diventare la stessa Elena un vampiro non sta pagando a dovere tutte le sue potenzialità. Mentre Damon continua a rimanere il personaggio cult dell’intera serie, Stephan sta diventando sempre più il fantasma di se stesso, il chè non è bellissimo, visto che è già morto. Interessante la storia dei nuovi cacciatori.
Voto: 6+

The Big Bang Theory (stagione 6, ep. 1/7)
La serie nelle ultime tre stagioni è calata inesorabilmente, complice l’ingresso in scena di due ragazze che sono riuscite a snaturare quasi completamente la natura dello show. Rimangono alcune puntate piacevoli ed alcune esilaranti in cui non smetti di ridere dall’inizio alla fine, ma lo smalto delle prime due e di parte della terza stagione è stato inevitabilmente perso.
Voto: 5,5

The Walking Dead (stagione 3, ep. 1/5)
Partita assolutamente alla grande questa nuova stagione sugli zombie e sui pochi superstiti rimasti sul pianeta. Pochi mica tanto, visto che man mano si scoprono nuovi ambigui e assurdi personaggi, tra i quali la ninja Michonne, che ad ora risulta assolutamente tra i nuovi la più intrigante. La serie è diventata in poco tempo molto ma molto più cattiva di quanto non fosse successo nella seconda stagione con alcune sorprese già dalle prime puntate. La recitazione purtroppo rimane quella che è…
Voto: 8

Once Upon a Time (stagione 2, ep. 1/7)
Dopo aver rotto la maledizione la serie sui nostri personaggi delle fiabe preferiti prosegue assolutamente a gonfie vele. Innumerevoli ormai sono i riferimenti e le somiglianze con il vero capolavoro nell’ambito telefilmico che sia mai esistito, Lost. E questa serie, in tutto e per tutto, nel modo in cui si sviluppa, ricorda quel capolavoro che fu. Molti nuovi personaggi delle fiabe introdotti, forse forse un po’ troppi cattivi a questo punto, tanto che non si sa bene da che parte vogliano andare a parare, ma il fascino e il mistero rimangono di assoluto interesse.
Voto: 9

American Horror Story: Asylum (ep. 1/4)
Dopo la decisione di azzerare tutto e ripartire con una nuova trama ero davvero molto scettico. Scelta curiosa per una serie tv e soprattutto alquanto coraggiosa. Questa nuova trama mi sta veramente, se possibile, piacendo moltissimo di più rispetto alla prima. Un manicomio che più spaventoso non si può, gli attori che sono bene o male rimasti gli stessi della scorsa stagione e che quindi ci garantiscono comunque un certo mantenimento nella qualità. Spaventoso, interessante ed assolutamente intrigante.
Voto: 10

Momentaneamente accantonate per mancanza di tempo ma che comunque recupererò con piacere: Homeland, Fringe, Dexter, New Girl

Telefilm Chart: Le migliori serie TV della stagione 2011/2012 – Pos. 19/13


La stagione televisiva si è praticamente conclusa e io, pur essendomi perso molte cartucce tra quelle sparate dalle varie televisioni americane (tra cui anche la quarta stagione di Fringe, molto molto male), ho contanto di aver visto in questo anno ben 19 serie tv, e, se considerassimo gli episodi pilota che ho visto, senza poi proseguire perchè la serie non mi ispirava, potremmo arrivare alla trentina. Quindi, premettendo che tutte le serie che sono scritte nella classifica sono quelle che ho visto, se mai vorrete commentare questo post fatelo per discutere la classifica, che ovviamente è opinabile, o per suggerirmi qualche serie da vedere, sapendo però che il motivo per cui non è inserita in classifica è semplicemente perchè non l’ho vista.
Ma ora… Cominciamo la nostra scalata alla scoperta della (mia) serie tv migliore dell’anno!!!

19° Posto: Terra Nova
Di che cosa parla: Nel 2149 la vita sulla Terra rischia di estinguersi a causa dell’inquinamento e del sovrappopolamento. Sfruttando una frattura spazio-temporale viene creato un portale in grado di trasportare le persone nella Preistoria, 85 milioni di anni fa, in un mondo popolato dai dinosauri. La famiglia Shannon (fuorilegge per avere tre figli, mentre al massimo se ne possono avere soltanto due per famiglia) è una delle famiglie “elette” per fare il grande salto con il “decimo pellegrinaggio” ed approdano in questa colonia, chiamata Terra Nova.
Motivazione: Per quanto la trama, l’ambientazione, il budget, Steven Spielberg, lascino uno strascico di grandissimi attese per uno show che deve per forza di cose andare alla grande, il risultato che ne viene fuori è la serie più deludente dell’anno. Non c’è una trama che coinvolga e, talvolta, risulta infinitamente noiosa. Poco credibile, nonostante il potenziale. L’unica nota buona è la costruzione dell’ambientazione, anche se va molto male con il rendering dei dinosauri. Un finale con un cliffhanger abbastanza spettacolare non è servito a salvare la serie, prontamente cancellata dalla FOX

18° Posto: Ringer
Di che cosa parla: Bridget è un ex tossicodipendente, testimone chiave di un omicidio. Ha una sorella gemella, Siobhan che scompare misteriosamente durante una gita in barca. La via più semplice per Bridget è assumere l’identità di Siobhan, per poi scoprire che la vita nei panni della sorella ricca non è tanto più facile della sua.
Motivazione: Il ritorno di Sarah Michelle Gellar sul piccolo schermo dopo la fine di Buffy è abbastanza disastroso. Anche in questo caso, la serie ha un gran potenziale a livello di trama, ma già da una delle prime scene si capisce il reale livello della produzione. Probabilmente la scena peggio resa è una delle poche in cui ci sono entrambe le gemelle sul set, in cui si vede chiarissimamente che il tutto è stato fatto, molto molto male, al computer. La trama si perde nei meandri della pomposità dell’intera serie, che risulta alla fine vuota. Gli ascolti parlano chiaro, nelle ultime settimane di messa in onda si è fatto fatica ad arrivare al milione di telespettatori (anche questa serie, soprattutto per gli ascolti deludenti, è stata cancellata dal palinsesto CW)

17° Posto: Awake
Di che cosa parla: A seguito di un incidente stradale in cui rimangono coinvolti anche moglie e figlio, il detective della polizia Michael Britten vive due realtà parallele: in una a seguito dell’incidente è morta la moglie, nell’altra è morto il figlio.
Motivazione: Avevo recensito in maniera decisamente positiva la prima puntata su questo stesso blog, perchè si rivelava una serie interessante. La stroncatura quasi totale è avvenuta già 3 puntate dopo, quando si è capito che la serie altro non era che un “doppio” poliziesco, in cui il detective indaga su due casi in parallelo. Andava sviluppata meglio l’idea della doppia realtà, invece il tutto si è ridotto ad un procedurale. In ultimo luogo, la serie si chiama Awake, che significa sveglio, ma nel corso di una singola puntata svegli ci si sta per molto poco. Ancora non è andato in onda il finale di stagione, ma si sa che le serie tendono a riprendersi sempre verso la fine per vari aumenti di tensione. Il giudizio rimarrà uguale qualunque sarà il finale di serie. Ennesimo telefilm che parte con grandissima pubblicità ma delude in termini di ascolti, anch’esso cancellato dal suo network, la NBC.

16° Posto: Alcatraz
Di che cosa parla: La serie ipotizza che la chiusura del carcere di Alcatraz, avvenuta nel 1963, sia stata causata da una misteriosa sparizione dei suoi detenuti. Detenuti che ricompaiono nel 2012, senza essere invecchiati di un giorno, ripercorrendo i crimini commessi in passato.
Motivazione: Posto basso per Alcatraz, non tanto perchè non mi sia piaciuta, tanto per le aspettative deluse. Va bene dichiarare che questa sarebbe stata una serie con preponderante trama verticale, ma eliminare totalmente per buona parte dello show la trama orizzontale, per poi riprenderla soltanto nelle tre o quattro puntate finali mi pare un filo eccessivo. Storia che di conseguenza si trasforma in una “caccia-al-criminale-di-cui-so-già-tutto-perchè-ha-già-fatto-le-stesse-identiche-cose-50-anni-fa”. Forse una delle serie più pubblicizzate da un anno a questa parte, delude in termini di ascolti, andando sempre con trend negativo dal primo doppio episodio fino all’ultimo. Cancellata dalla FOX.

15° Posto: The River
Di che cosa parla: Il famoso esploratore e conduttore televisivo Emmet Cole è scomparso misteriosamente nel nulla in Amazzonia. Ricevuto sei mesi dopo un segnale dalla sua ricetrasmittente, la moglie e il figlio, seguiti da una troupe televisiva e da un gruppo di esperti, intraprende un viaggio per ritrovarlo.
Motivazione: Una sconfitta. Una sconfitta cocente. Questa era la serie su cui puntavo nella mid-season della ABC. Era intrigante, all’inizio, ma alla fine si è trascinata stancamente fino al finale, miglior episodio della stagione, corta, andata in onda. Le stori horror di ogni puntata mantengono, in me, una tensione accettabile, ma la storia in sè non è stata sviluppata per niente bene. Un gran peccato che il tutto sia stato sviluppato abbastanza superficialmente. Anche per questa serie ascolti deludentissimi e cancellazione da parte della ABC

14° Posto: Supernatural (Stagione 7)
Di che cosa parla: Dopo aver assorbito tutte le anime del Purgatorio, Castiel è diventato il nuovo Dio sulla Terra. Però l’angioletto non ha calcolato la presenza dei Leviatani, potenti a tal punto da non essere in grado di trattenerli. Essi vengono liberati e iniziano a mettere a ferro e fuoco il paese. Intanto Sam deve avere a che fare con l’abbattimento del muro che gli impediva di ricordarsi della gabbia di Lucifero.
Motivazione: Una delle mie delusioni annuali. La serie non ha retto per niente, i Leviatani da dover essere dei grandissimi cattivoni sono passati anche su RaiTre a “Chi l’ha visto?” visto come sono stati trattati durante tutta la serie. Finale ancora più deludente e sbrigativo. Non la abbandono soprattutto perchè memore dei capolavori che sono stati le prime cinque stagioni, sperando in una ripresa quanto meno accettabile per la prossima stagione.

13° Posto: Glee (Stagione 3)
Di che cosa parla: Dopo la cocente delusione alle Nazionali il Glee Club ricomincia da capo, con nuovi ingressi e qualche dissiodio nel gruppo, ovviamente senza minimamente pensare al fatto che per la maggior parte dei componenti è l’anno del diploma. E’ più divertente continuare a cantare no?
Motivazione: Serie recuperata nella sua interezza a tempo di record durante le vacanze di Natale. Vedendola tutta d’un fiato si nota il calo clamoroso già tra prima e seconda serie, mentre nella terza ancora di più. Mentre le esibizioni canore sono sempre molto molto piacevoli, la trama appare scontata, soprattutto nelle puntate in cui i nostri cantanti sono impegnati nelle competizioni. Pochi episodi veramente spettacolari tra cui da segnalare quello natalizio e quello dedicato a “Saturday Night Fever”, in cui tra le altre cose conosciamo un personaggio che, se rimarrà, diventerà un mio personalissimo cult: Unique!

Termina qui la prima parte della mia personalissima rassegna telefilmica di questa stagione, nei prossimi giorni avrete modo di vedere i piazzamenti di tutte le altre serie! Miraccomando, non mancate!

Supernatural – L’evoluzione


Negli ultimi post mi sono sempre dedicato a scrivere qualcosina sulle serie nuove, quelle appena uscite che fanno più o meno successo in America. In questo articolo invece cercherò di rappresentare, in maniera più o meno personale, come una serie di buon successo, che ha ormai sette anni, si sia evoluta nel tempo e durante le sei stagioni e mezzo che sono finora andate in onda.

Sam e Dean agli inizi… Sam è diventato quasi un’altra persona!

Come chi l’ha vista sa bene tutto inizia il 2 Novembre del 1983, quando Mary Winchester muore per mano di un demone che incendia la loro casa. Da quel momento il marito John decide di vendicarla, addestrando i suoi stessi figli alla vita da cacciatori di demoni, mostri e varie ed eventuali, con l’obiettivo di trovare quel demone che uccise la moglie. Ventidue anni dopo, John scompare misteriosamente e Dean decide di andare a cercare Sam all’università di Stanford per chiedergli un aiuto nelle ricerche. Inizialmente riluttante, Sam decide di seguire Dean, dopo che la sua ragazza viene uccisa dalle stesso demone che ventidue anni prima gli portò via la madre. La prima e la seconda stagione si occupano fondamentalmente delle ricerche di questo demone, Azazel, che ha sparso in giro per il mondo il suo sangue, facendolo bere ai bambini nel giorno del compimento del loro sesto mese ed uccidendo le loro madri. Ovviamente Sam è tra questi.

Con una prima stagione dalla forte verticalità (le puntate sono molto divise l’una dall’altra e sembra che la trama reale dell’intera serie non interessi) sono state create una seconda stagione che pur mantenendo una gran componente verticale (il demone/mostro di settimana c’è sempre) vuole comunque tenere ben chiaro quale sia l’obiettivo, senza mai farcelo dimenticare. Ed è dalla seconda stagione che iniziano anche le grandi citazioni o rivisitazioni bibliche. Infatti Dean, per resuscitare Sam ucciso da uno dei mostri creati da Azazel, sigla un patto con un demone, che in cambio gli chiede la sua vita esattamente un anno dopo.

Ed è così che si è creata una grande trama orizzontale per la terza stagione. Un piccolo escamotage, come l’uccisione di uno dei due fratelli, crea le premesse per la terza, ma perchè no anche per la quarta e la quinta stagione, le tre meglio riuscite sicuramente. Mentre nella terza si cerca una via per salvare Dean da morte certa conosciamo il demone Lilith, che ci accompagnerà per due stagioni, così come Ruby, anche lei demone che cercherà l’amicizia dei due fratelli. Ma come ormai sappiamo, i demoni mentono, è nel loro “DNA” e forse l’amicizia di Ruby non era la più giusta.

Ecco i due corpi (molto molto sexy), di cui si è impossessata Ruby!

Dicevo, la terza, la quarta e la quinta stagione sono quelle più riuscite. Alla fine della terza non si riesce a salvare Dean dal patto col demone. Risultato: un’altra resurrezione, preparata per la prima puntata della stagione successiva, per mano di Castiel, un Angelo mandato da Dio. Ecco è in questa stagione che i due fratelli scoprono che oltre a qualcosa sotto di loro (l’Inferno), c’è anche qualcosa al di sopra, il posto in cui vivono Angeli e Arcangeli. Ed è nella terza stagione che ci viene introdotta la trama per l’Apocalisse, che si verificherà se Lilith riuscirà ad aprire i 66 sigilli necessari per aprire la gabbia di Lucifero. I nostri eroi però non sanno che il loro maggiore nemico, proprio Lilith, è l’ultimo sigillo e che quando verrà ucciso, le porte dell’Inferno si apriranno, mettendo Sam e Dean davanti al loro destino. Ebbene si, Lucifero vs Michele, per i quali i due dovranno essere il tramite terreno. Sam sarà il tramite di Lucifero, mentre Dean è destinato ad essere quello di Michele. Qui scopriamo anche che tutto era stato preparato a puntino, già da Azazel il 2 Novembre del 1983, rendendo Sam l’unico uomo al mondo in grado di fare da tramite per Lucifero.

Castiel col suo impermeabile da esibizionista!

Mentre entrambi non vogliono adempiere al loro destino, si dovrà arrivare ad una conclusione in qualche modo, e mentre Sam accetta di fare da tramite a Lucifero, Dean non accetta di farlo per Michele e così, scoperto un modo per riaprire la gabbia, Sam/Lucifero si getta all’interno di essa assieme al nuovo tramite di Michele, ponendo probabilmente fine ad un’era. Infatti, non c’è modo per liberare Sam da laggiù.

Ma, ecco, sorpresa delle sorprese, all’inizio della sesta stagione Sam ritorna. Senza anima. Si perchè con l’anima sarebbe stato tutto troppo difficile, sopportare tutto ciò che aveva visto Sam durante lo scontro epocale tra Lucifero e Michele all’interno della gabbia. Ma Sam ha bisogno della sua anima e allora “Morte” (uno dei cavalieri dell’Apocalisse) decide di costruire una barriera all’interno del suo cervello, che non gli permetta di “ricordare”. Una sesta stagione che è sicuramente la meno riuscita di tutte. Un mischione tremendo in cui non si capisce bene, se non proprio nelle ultime puntate, dove si voglia andare a parare. Eh si, perchè Castiel, ormai corrotto dal demone Crowley (che è diventato il nuovo padrone dell’Inferno dopo la dipartita di Lucifero), decide di conquistare il Purgatorio (abbiamo conosciuto l’Inferno, il Paradiso, una qualche citazione del Purgatorio ci stava anche) per impossessarsi di tutte le anime che vi abitano e diventare il nuovo “Dio”. In questa serie si torna alla verticalità vertiginosa, puntate e storie di due/tre puntate fini a sè stesse, in cui solo il finale, indegno per quello che poteva diventare, ma recuperato alla grande a inizio settima stagione, riesce a dirci qualcosa di utile.

Il primo corpo di cui si è impossessato Lucifero ed anche il corpo che vede Sam nel suo delirio post-gabbia!

La storia Castiel-Dio infatti non può durare a lungo. Il corpo di un semplice angelo non può contenere tante anime così potenti, tra cui spiccano tutte le anime dei Leviatani (altra bella citazione biblica) che prima o poi avranno il sopravvento su di lui e inizieranno a terrorizzare il mondo. Ora. La settima stagione per come viene presentato il cattivo di turno, per come Sam sia in preda alla pazzia dovuta all’abbattimento della barriera del suo cervello, era iniziata molto bene. Ma piano piano la storia di Lucifero viene accantonata (e ripresa solamente molto bene nell’ultima puntata prima della pausa) e i Leviatani fanno vittime per tutta la prima parte di stagione e sono al centro dei pensieri dei due fratelli, per poi sparire inspiegabilmente (a memoria saranno cinque o sei puntate che non se ne parla) in maniera poco poco credibile, sperando che venga ripresa fin da subito quando, tra tre settimane la serie ricomincerà.

Allora, io amo questa serie. E’ chiaro che sia calata, il calo, dopo sette stagioni è anche fisiologico. L’importante è che la storia non scada mai nel ridicolo, abbandonando mostri e quant’altro per creare solo puntate fini a se stesse. Speriamo si riprenda bene in queste prossime puntate finali di questa settima serie, perchè sarebbe un peccato lasciarla morire così.