American Horror Story: Asylum – Season Finale: “Madness Ends”


Chiuso l’anno scorso il capitolo della casa abitata dalla famiglia Harmon (e da tutti i precedenti proprietari che sono morti lì dentro), ecco che Ryan Murphy e la sua ciurma decidono di fare un bel reset e di proporre nella seconda stagione una storia… da matti!!! Ambientata nel manicomio Briarcliff, gestito da Suor Jude e Suor Mary Eunice, all’interno del quale accadono cose cruente e al di fuori della logica umana, nel quale tra le altre cose vive uno spietato serial killer, Bloody Face.

Ogni puntata della serie inizia così. Nella prima puntata della prima stagione ricordo che solo la sigla mi mise un’ansia incredibile. Questa se si può, è ancora peggio.

Confermati molti dei membri del cast della prima stagione, quelli che più di altri avevano contribuito a rendere la prima stagione qualcosa di veramente grande e monumentale. Jessica Lange interpreta Suor Jude, Dylan McDermott interpreta il Bloody Face dei nostri giorni, Zachary Quinto uno psichiatra giudiziario psicopatico, Sarah Paulson (che nella prima serie aveva avuto un ruolo abbastanza piccolo) una giornalista omosessuale e Evan Peters. Con la illustre aggiunta di James Cromwell nei panni del dottor Arden, della bravissima Lily Rabe nei panni dell’idolesca Suor Mary Eunice e del pessimo Joseph Fiennes (ricordate FlashForward?) nei panni del Monsignor Howard.

In questa seconda storia dell’orrore firmata Ryan Murphy ne abbiamo viste di ogni. Il Demonio, gli alieni, il serial killer, gli esperimenti sugli umani, il tutto confezionato in una maniera di livello molto molto alto e soprattutto grazie a delle interpretazioni sopra le righe. Da elogiare in maniera particolare la solita, immensa, Jessica Lange e la mezza sorpresa Sarah Paulson. Da mandare a fare un lavoro molto molto pesante, di quelli che fanno venire il mal di schiena, Joseph Fiennes, che ha questa capacità di fare una ed una sola espressione in qualsiasi situazione si trovi il suo personaggio. La sua espressione è qualcosa di molto simile a questa faccina interello.

Per il resto, secondo me, la stagione è partita a razzo nelle prime puntate. E’ già ora un cult, è destinata a diventarlo ancora di più in un futuro spero molto avanzato quando la serie chiuderà. Ma ho trovato che la scelta di inserire tante, veramente troppe cose all’interno della trama alla fine della serie ha lasciato un po’ le cose troppo in sospeso. La puntata finale è stata sì intensa ma molte delle sottotrame sembrano essere state chiuse un po’ alla rinfusa e perchè appunto andavano chiuse, senza riuscire a rendere bene la cosa.

Voto alla seconda stagione: 8
Voto al finale di stagione: 7,5

E ora, vorrei rendere omaggio a uno dei momenti più cult, senza senso, creepy e assurdi di questa stagione. Un momento veramente assolutamente geniale e sopra le righe. Gustatevelo TUTTO!

E sì che nella prima parte della stagione ci avevano martellato il cervello con questa canzoncina, rischiando di far sì che i pazzi diventassimo noi, non gli abitanti del manicomio.

Big Fish – Le storie di una vita incredibile


USA 2003
Titolo Originale: Big Fish
Regia: Tim Burton
Cast: Ewan McGregor, Albert Finney, Billy Crudup, Jessica Lange, Alison Lohman, Helena Bonham Carter, Robert Guillaume, Marion Cotillard, Matthew McGrory, Miley Cyrus, David Denman, Steve Buscemi, Danny DeVito, Deep Roy, Missi Pyle
Genere: Fantastico, Drammatico

La trama in breve: Edward Bloom è un uomo che ama narrare spesso storie fantastiche e spesso assurde sulla sua vita. Per tale motivo ha perso il rapporto con il figlio, che non apprezza la sua poca sincerità. Tre anni dopo Edward si è ammalato gravemente e il figlio William torna alla casa dei genitori e durante il soggiorno ripercorre tutta la vita del padre, attraverso i suoi racconti.

Il film di Tim Burton, uno dei pochi suoi lavori dalle atmosfere abbastanza felici e spensierate, riesce attraverso una favolistica semplicità a coinvolgere ogni spettatore all’interno della storia raccontata. La storia che viene raccontata, il cui protagonista è un bravissimo Ewan McGregor, è una storia che cerca anche di incoraggiare a seguire le proprie ambizioni.

Ma alla fine, è più bello raccontare fatti reali della propria vita o cercare, anche fosse solo per intrattenere, di romanzarli, in modo da renderli più piacevoli. Probabilmente è proprio questa la domanda che ci viene posta alla fine del film attraverso un finale che è nient’altro che l’apoteosi di questa domanda.

Tra i protagonisti spicca anche una bravissima Jessica Lange, in un ruolo che appare poco sulla scena, ma che si rivelerà fondamentale, in un film assolutamente emozionante dall’inizio alla fine. Sinceramente non saprei che altro dire, se non che questo è un film che consiglierei assolutamente.

Voto: 8

La memoria del cuore


Ne avevo parlato, abbastanza male, nell’articolo sulle uscite della settimana. Avevo parlato di quanto i film sentimentali mi facciano male, soprattutto perchè sono un bastardo cinico “pieno di odio verso il mondo”. Ecco, a volte però, bisogna ricredersi. Niente di nuovo sul fronte cinema, questo film l’ho già visto in altre salse molte volte, ma è molto molto meglio di quanto mi aspettassi.

USA, Brasile, Francia, Australia, UK, Germania 2012
Titolo Originale: The Vow
Regia: Michael Sucsy
Cast: Rachel McAdams, Channing Tatum, Sam Neill, Jessica Lange, Scott Speedman, Jessica McNamee, Lucas Bryant, Joe Cobden, Jeananne Goossen, Lindsay Ames, Sarah Carter
Genere: Sentimentale

La trama in breve: A seguito di un terribile incidente Paige, moglie di Leo da ormai cinque anni, perde completamente la memoria del suo passato recente, in particolare del tempo passato con Leo. Ricorda invece molto bene il suo periodo in Università, il suo vecchio fidanzato, la sua famiglia che non sa di avere abbandonato. Leo deciderà di starle accanto e farà di tutto per farle ricordare o farla nuovamente innamorare di lui.

Si può riuscire a far innamorare due volte la stessa persona? Io non ci credo assolutamente, ma in questo caso la situazione è un po’ particolare. Paige non lo conosce nemmeno suo marito, per lei tutto ciò che conoscerà di suo marito è cosa nuova. Nel film viene lasciato pochissimo spazio a scene in cui i due erano, felici, insieme. Ci viene fatto vedere lo strano matrimonio, qualche particolare della vita di Paige, ma non ci si sofferma troppo. Tutto il resto è il tentativo di Leo di riconquistare la donna che ha amato e che ama, che però a sua volta non si ricorda di quell’amore.

Un film che non ha molto di nuovo da offrire dal punto di vista narrativo. Trame del genere si sono viste, riviste e si rivedranno ancora moltissime volte, ma la bravura degli attori e del regista nel crearci l’atmosfera rende il film assolutamente coinvolgente e mai noioso. E poi, è ovvio, guardando un film così ti chiedi per tutto il tempo: “Ma questa, alla fine, si ricorderà tutto o no?”. La domanda in questione ha effetto colla sullo schermo, non ci sono vie di scampo.

Il protagonista maschile è Channing Tatum, che sta vivendo il suo periodo artistico d’oro in questo 2012. Prima il buon “21 Jump Street”, poi questo “La memoria del cuore” che non è assolutamente un film da buttare, poi a Settembre uscirà l’autobiografico “Magic Mike”. Insomma non si può dire che la sua carriera stia vivendo un momento di crisi. C’è un po’ da lavorare sull’espressività, ma in questo film offre comunque una buona prova. Invece la protagonista femminile, Rachel McAdams, esperta in questo genere di film, va bene sulla scena. Ruolo secondario per gli attori recentemente impegnati in serie tv. Sam Neill, reduce dal flop di Alcatraz, e l’ottima Jessica Lange, vista invece nel megasuccessone American Horror Story.

Un buon film, non un capolavoro del genere, coinvolgente si, ma non proprio un film da ricordare negli annali (OPS!)

Voto: 6,5

Telefilm Chart 2011/2012 – Premi Speciali


Finita la rassegna dei telefilm della stagione, è ora tempo di dare qualche, anche questa volta personalissimo, premio speciale. Ma prima, il riepilogo definitivo della classifica!

  1. American Horror Story
  2. Once Upon a Time
  3. Homeland
  4. The Walking Dead (Stagione 2)
  5. Game of Thrones (Stagione 2)
  6. The Vampire Diaries (Stagione 3)
  7. Touch
  8. New Girl
  9. Spartacus: Vengeance (Stagione 2)
  10. Pretty Little Liars (Stagione 2)
  11. Dexter (Stagione 6)
  12. The Big Bang Theory (Stagione 5)
  13. Glee (Stagione 3)
  14. Supernatural (Stagione 7)
  15. The River
  16. Alcatraz
  17. Awake
  18. Ringer
  19. Terra Nova

E ora… I premi speciali!!!

Miglior attore protagonista: Kiefer Sutherland (Touch)
Un po’ perchè ho visto poche serie in cui il protagonista assoluto è maschile un po’ perchè la sua prova in questa prima serie di Touch è daverro buonissima. Non ai livelli di 24, ma la migliore tra tutte quelle che ho visto.

Miglior attrice protagonista: Claire Danes (Homeland)
Molto difficile la scelta, ma alla fine è ricaduta sulla protagonista di Homeland, bravissima nell’interpretare il suo ruolo di “sola contro tutti”.

Miglior attore non protagonista: Robert Carlyle (Once Upon a Time)
Qui non ho avuto dubbi. Il mio personaggio preferito dell’anno, quel Mr.Gold/Tremotino di Once Upon a Time che ci regala il suo carattere subdolo, pazzo e calcolatore.

Miglior attrice non protagonista: Jessica Lange (American Horror Story)
Anche qui pochi dubbi e poco da dire. Personaggio fondamentale in tutta la storia, interpretazione magistrale di un personaggio che mi resterà nel cuore a lungo.

Miglior sigla iniziale: American Horror Story, Game of Thrones
Qui la vittoria va a pari merito alle due sigle. La prima angosciante e tetra, la seconda un capolavoro di grafica.

AMERICAN HORROR STORY

GAME OF THRONES

Miglior canzone eseguita dagli attori: Boogie Shoes (Glee), Do The Know it’s Christmas? (Glee), Take on Me (Chuck)
Qui ne vanno tre a pari merito perchè non so proprio quale scegliere. La prima eseguita alla perfezione da Unique, personaggio che diventerà un cult della serie Glee, la seconda perchè è una canzone che mi ha sempre emozionato particolarmente, eseguita molto bene dal cast di Glee, la terza, pur non avendo seguito la quinta serie di Chuck, che mi resterà nel cuore come l’ultima esibizione dei Jeffster!

BOOGIE SHOES

DO THEY KNOW IT’S CHRISTMAS?

TAKE ON ME

Miglior inquadratura: Hershel che, di spalle, spara da solo a un’orda inferocita di Zombie (The Walking Dead)
Questa inquadratura mi ha gasato. Dura pochi secondi, ma racchiude tutta la tensione del season finale di The Walking Dead!