Oltre i confini del male – Insidious 2


USA, Canada 2013
Titolo Originale: Insidious 2
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Leigh Whannell
Cast: Patrick Wilson, Rose Byrne, Barbara Hershey, Ty Simpkins, Lin Shaye, Leigh Whannell, Angus Sampson, Steve Coulter, Danielle Bisutti, Michael Beach
Durata: 100 minuti
Genere: Horror

La trama in breve: Riallacciandosi agli eventi del film precedente, Renai viene interrogata da un detective della polizia riguardo alla morte della medium Elise. Non escludendo del tutto la possibilità che il colpevole dell’assassinio sia il marito, Renai decide di trasferirsi da Lorraine ed ovviamente gli eventi paranormali non la abbandoneranno nemmeno lì.

Recuperando il primo film poche settimane fa in previsione di vedere questa seconda pellicola, uscita poco più di un mese fa, rimasi estasiato dalla capacità di James Wan, che già mi aveva dato prova con un paio di suoi film (il primo capitolo di “Saw” su tutti, ma anche il più recente “The Conjuring”) , di creare un qualcosa di assolutamente pauroso e devastante.

Dunque, visto il successo del primo capitolo, l’idea di farne un sequel poteva sembrare una trovata commerciale fatta tanto per fare senza aggiungere nulla a ciò che viene detto nel primo. Invece no, assolutamente, la trama prosegue ed anche molto bene devo dire, lasciando anche alcuni punti oscuri per avere la ovvia possibilità di fare un sequel. Anche perchè ormai anche il cinema si sta adeguando moltissimo alla televisione, imitando i serial televisivi con serial cinematografici che possono, potenzialmente, andare avanti per anni.

Oltre ad essere una buonissima aggiunta per la trama, il film riesce anche a mettere moltissima ansia addosso. Certo, lo fa con gli stessi stratagemmi presenti nel suo predecessore e forse questo è un difetto che lo rende leggermente peggiore rispetto al primo. Nel senso, so cosa aspettarmi ma non so quando. Mi fa paura quando succede, ma l’ho già visto un film fa. Ci sta, se riesci ad ottenere l’effetto sperato. Ci sta, soprattutto, se non tiri troppo la cosa per le lunghe: o nel terzo capitolo ci metti qualche innovazione oppure rischi di stufare!

Voto: 7,5

Insidious


USA 2010
Titolo Originale: Insidious
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Leigh Whannell
Cast: Patrick Wilson, Rose Byrne, Ty Simpkins, Lin Shaye, Leigh Whannell, Angus Sampson, Barbara Hershey, Andrew Astor, Corbett Tuck, Heather Tocquigny, Ruben Pla, John Henry Binder
Durata: 98 minuti
Genere: Horror

La trama in breve: La famiglia Lambert si è appena trasferita in una nuova casa. Tutto sembra tranquillo finchè una mattina il loro figlio Dalton non si sveglia. I dottori dicono che è caduto in un coma profondo pur non avendo alcun danno cerebrale. Iniziano, corrispondentemente con il coma di Dalton, alcuni eventi soprannaturali nella casa.

Con l’intento di vedere “Insidious 2”, che uscirà a breve nei cinema italiani, ed accortomi che non avendo mai visto il primo capitolo pur con moltissima gente che me ne aveva parlato davvero bene, ho deciso di recuperare il primo capitolo.

Non me ne sono affatto pentito tra le altre cose. Il film è tesissimo e a lunghi tratti fa anche una paura fottuta. La storia, che all’inizio appare la solita banale, banalissima, storia di case infestate dagli spiriti, alla fine fa ricredere tutti assumendo risvolti inaspettati. Diciamo che una cosa molto simile si era vista in “Paranormal Activity” eppure l’originalità di questo film non ne verrebbe messa in discussione.

Bravissimi i protagonisti, soprattutto Patrick Wilson, che recentemente abbiamo rivisto in “The Conjuring”, che pare tagliato dal sarto per ruoli del genere, essendo un volto piuttosto elegante che però si contrappone alle trame dei film in cui recita. Anche Rose Byrne, apprezzata anche lei di recente in “Come un tuono”, ha quel non so che che la rende in grado di rivelarsi la perfetta madre di famiglia impaurita da ciò che le sta accadendo intorno.

Voto: 8

L’evocazione – The Conjuring


USA 2013
Titolo Originale: The COnjuring
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Chad e Carey Hayes
Cast: Patrick Wilson, Vera Farmiga, Lili Taylor, Ron Livingston, Mackenzie Foy, Joey King, Shannon Kook, Shanley Caswell, Hayley McFarland, Kyla Deaver, Sterling Jerins
Genere: Horror

La trama in breve: Nel 1971 Carolyne e Roger Perron si trasferiscono con le figlie in un vecchio casale. Presto alcune presenze inizieranno a perseguitare la famiglia, in modo tale da costringere Carolyne a rivolgersi ai coniugi Warren, famosi investigatori del paranormale.

Sinceramente io guardando il trailer di questo film non gli avrei dato emzzo centesimo di euro bucato. Ho preso talmente tante cantonate fidandomi del fatto che un horror prendesse tantissimi soldi al botteghino (“Paranormal Activity”, che comunque è un film totalmente diverso, vi dice qualcosa?), da portarmi a non fidarmi nemmeno di questo. Poi è chiaro, tendenzialmente gli horror non me li faccio scappare quindi l’ho visto lo stesso.

E ho fatto bene. O forse ho fatto male, non lo so. James Wan, regista del primo, fantastico, capitolo di Saw, riesce a creare un film con un’atmosfera talmente inquietante da riuscire a non far rimpiangere gli horror che amo. E, forse forse, un giorno, amerò per davvero anche questo horror. Il fatto, fondamentalmente, è che la puara può essere una cosa soggettiva. Questo film, a tratti, è riuscito a farmi una paura fottuta, ergo, dal mio punto di vista il film funziona.

I due protagonisti, i coniugi Warren (detective del paranormale realmente in attività negli anni ’70), vengono interpretati da un bravo Patrick Wilson, ma soprattutto da una bravissima Vera Farmiga, della quale avevo già potuto apprezzarne il talento nella fortunata serie tv “Bates Motel”.

Voto: 7,5

Prometheus


USA 2012
Titolo Originale: Prometheus
Regia: Ridley Scott
Cast: Noomi Rapace, Michael Fassbender, Charlize Theron, Idris Elba, Guy Pearce, Logan Marshall-Green, Sean Harris, Rafe Spall, Emun Elliott, Benedict Wong, Patrick Wilson, Kate Dickie
Genere: Fantascienza

La trama in breve: Dopo aver scoperto che in tutte le produzioni artistiche di tutte le più grandi antiche civiltà si nasconde lo stesso messaggio riguardante la nascita dell’Umanità, la nave spaziale Prometheus, con uno staff di dottori, geologi e astronauti, viene mandata in missione su un pianeta lontanissimo, sul quale si ritiene abiti la razza aliena che ha dato origine alla vita sul nostro pianeta.

Il film, che nell’idea originale voleva essere una specie di prequel di Alien, precedente grande successo di Ridley Scott, alla fine, accantonato il progetto di fare un prequel, riesce a creare una storia a sè che non si può certo dire che non sia interessante. Pullulano infatti le teorie secondo cui l’umanità sia stata creata dagli alieni, ma non è certo su questioni religiose o scientifiche che bisogna concentrarsi per poter apprezzare questo film.

L’umanità è stata creata dalla morte di un alieno, che, letteralmente discioltosi all’interno di un corso d’acqua, ha dato origine alla vita sulla Terra. La ricerca di una risposta da parte di alcuni scienziati è il centro del film, che spero appunto non venga bollato come un film “eretico” o quant’altro, e del perchè, una volta arrivati alla meta per ottenerla, la natura pare ribellarsi a loro.

Dal punto di vista della sceneggiatura non è certo nuova come idea, ma è veramente buona la sua realizzazione (d’altronde Ridley Scott si chiama Ridley Scott per un motivo) e alcuni dei suoi personaggi. Sopra tutti il robot interpretato da Michael Fassbender, che quest’anno ha vissuto, almeno per quanto concerne le ritardatarie proiezioni italiane, il suo anno d’oro con “Hunger”, “Shame” e questo “Prometheus”, che io [SPOILER] nonostante il finale del film paia smentirmi[FINE SPOILER] ho ritenuto e continuo a ritenere un personaggio assolutamente ambiguo. Ciò cozza con la sua incapacità di provare alcun sentimento, ma continua a non quadrarmi qualcosa e spero che il personaggio non venga rimbuonito nel sequel che pare ovvio verrà prodotto.

Tra gli altri personaggi una buonissima Noomi Rapace (che precedentemente avevo visto solo in Smallville, durata per poche puntate), un Logan Marshall-Green che non ritengo e non ho mai ritenuto molto capace (Trey, il fratellone di Ryan Atwood in O.C. vi ricorda qualcosa?) e una Charlize Theron che non brilla particolarmente nel ruolo secondario che le viene affidato.

Voto: 6,5