Weekend al Cinema! – 20.12.2012


Siamo ormai giunti alla settimana delle uscite pre-natalizie ed ecco che i cinema, giusto per non rendermi affatto più buono, ci propinano una cagata bestiale talmente odiosa che più odiosa non si può, due cartoni animati di cui uno si preannuncia l’esaltazione della noia e una storia abbastanza interessante che mi interessa particolarmente. Mi scuso in anticipo se su alcuni film dovessi risultare di poche parole, ma non riesco a far sprecare troppa energia ai muscoli delle mie dita.

I 2 soliti idioti di Enrico Lando.
NO!

Ernest & Célestine di Stéphane Aubier, Benjamin Renner, Vincent Patar.
Ho visto il trailer di questo film d’animazione made in France, e, a dirla tutta, mi sono annoiato solamente a guardare quei due o tre minuti. Già la grafica non è per niente accattivante e non promette nulla di buono. La storia poi non mi preannuncia niente di buono, e sarebbe una cosa di un sentimentalismo esagerato.

La regola del silenzio – The Company You Keep di Robert Redford.
Primo film dal clima non natalizio della settimana ed effettivamente anche il primo film interessante di questa settimana. Non penso che come film abbia da offrire qualcosa di nuovo al genere, ma si potrebbe comunque rivelare una visione piacevole, rispetto al piattume cinematografico di questi giorni.

Love is All You Need di Susanne Bier.
Ecco che a Natale non poteva mancare la commedia romantica, per giunta con un titolo preso da un verso di una canzone dei Beatles (o per lo meno, io ho pensato a quello, anche se ci saranno milioni di film che si chiamano in questo modo). Alcune commedie romantiche devo ammettere che mi piacciono e mi sono abbastanza piaciute, ma questa sarà l’esaltazione del vecchio e del già visto.

Ralph Spaccatutto di Rich Moore.
Film Disney basato sui vecchi videogiochi che hanno saputo emozionarci da bambini e disegnato in stile videogioco che potrebbe regalare qualche soddisfazione. Si preannuncia una commedia divertente.

Vita di Pi di Ang Lee.
Film pubblicizzato e megapubblicizzato in tv, radio, giornali e chi più ne ha più ne metta. Si rivelerà o meno un film all’altezza della tanta pubblicità che sta ricevendo? Con Ang Lee ho un rapporto di amore e odio. Mentre mi piace tantissimo il suo “La tigre e il dragone”, ho odiato come non mai il suo più recente “Hulk”. Vedremo da che parte dovrò stare per questo film.

Weekend al Cinema! – 13.12.2012


Dopo due settimane di assenza della rubrica sulle uscite settimanali al cinema, causa mancanza di tempo per scriverle, mancanza di ispirazione sui film in uscita, eccoci qui a parlare della settimana in cui esce il terzo film evento dell’anno, dopo “The Avengers” e “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”. Questo è il turno del primo capitolo della trilogia de “Lo Hobbit” (mi sono sempre chiesto perchè si scriva “lo” e non la “l” con l’apostrofo, poi mi sono risposto che probabilmente si pronuncia con la “h” aspirata e quindi è giusto “lo”).

Colpi di Fulmine di Neri Parenti.
Una persona normale legge l’introduzione a questo articolo e pensa: “Mi parli de “Lo Hobbit” e poi mi metti per primo “Colpi di Fulmine”?”. Sapete bene che in qualsiasi ambito il piatto forte viene per ultimo, quindi, concedetemi, di iniziare dalle cagate. Ennesimo cinepanettone di cui non sentivamo il bisogno, ennesimo film con attori (?) insopportabili quali Christian De Sica, e persone insopportabili che si improvvisano attori quali Arisa.

Tutto tutto, niente niente di Giulio Manfredonia.
Io sono un grande estimatore di Antonio Albanese e dei suoi personaggi. Ma da grande estimatore quale sono e ammettendo che i suoi personaggi mi fanno abbastanza ridere, sono abbastanza convinto che gli stessi non siano adatti per un film di un’ora e mezza, ma debbano rimanere confinati ai loro sketch. Memore ancora della visione assolutamente noiosa e con zero risate di “Qualunquemente”, questo film lo passerò senza alcun rimorso, e magari mi rigodrò una pellicola come “E’ già ieri”, in cui Albanese non interpreta uno dei suoi personaggi e riesce a far divertire molto ma molto di più.

L’innocenza di Clara di Toni D’Angelo.
In realtà leggendo la trama di queste pellicole rimango sempre molto affascinato e un pochino di interesse devo ammettere che me lo suscitano. Poi solitamente quando riesco a recuperarli e a vederli si rivelano dei mattoni, però non posso farne a meno. Non assicuro niente.

Sammy 2 di Ben Stassen.
Film d’animazione di origine belga, seguito di un primo capitolo di cui ignoravo assolutamente l’esistenza, mi sembra quasi un cartone troppo troppo bambinesco. I film d’animazione devo ammettere che solitamente mi interessano molto, ma questo penso lo lascerò passare inosservato, anche perchè ignoro completamente il primo capitolo.

La parte degli angeli di Ken Loach.
Film franco-britannico che racconta una storia complicata ma assai interessante. Non conosco a dovere nè il regista nè tanto meno gli interpreti, ma la trama è interessantissima e il trailer sembra essere ben girato.

Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato di Peter Jackson.

Riuscirà Peter Jackson a ripetere il successo avuto con la sua trilogia su “Il signore degli anelli” con questa nuova trilogia su un altro romanzo di Tolkien, “Lo Hobbit”? Trilogia poi per modo di dire, visto che come la sua precedente opera, il film è già stato girato per intero, solo che per esigenze di durata e cinematografiche verrà spezzettato in tre capitoli. C’è anche grande curiosità verso la tecnica dei 48 frame per secondo, che raddoppiano i più tradizionali 24, rendendo l’immagine più nitida, più scorrevole, ma che sembra non aver avuto questo grande successo da parte dei critici. Io non mi esprimo a priori perchè non ho mai avuto modo di vederne la differenza. Spero solo che i critici che hanno tanto devastato questa tecnica siano dei vecchi tromboni non ancora pronti all’innovazione!

Weekend al Cinema! – 22.11.2012


Altro giro, altro regalo da parte dei nostri cinema. Beh, sempre se di regalo si può parlare visto che il biglietto lo paghiamo la profumata cifra di 8 euro (penso di dover iniziare a trovarmi un altro cinema se i prezzi continueranno ad aumentare in questa maniera). Settimana assolutamente piuttosto scialba dal punto di vista delle uscite. Solitamente parto con la mia analisi dall’uscita più interessante, mentre questa volta darò spazio per prima all’uscita meno interessante, se di spazio si può parlare. Capirete vedendo il commento.

Vasco Live Kom 011 – L’idimenticabile concerto di S.Siro
NEANCHE SE MI RIEMPITE LA CASA DI SOLDI, PIUTTOSTO LA MORTE. NON MI AVRETE MAI. SONO PRONTO ALL’HARAKIRI.

Dracula di Dario Argento.
Presentato come proiezione notturna all’ultimo Festival del cinema di Cannes, non ha riscosso un grandissimo successo e molti addetti ai lavori hanno storto il naso. Io d’altro canto non riesco a non dare fiducia al maestro Dario Argento e quindi penso proprio che questo sia un film che non posso perdere, essendo anche una trasposizione di uno dei miei romanzi preferiti.

E la chiamano estate di Paolo Franchi.
Effettivamente intelligente da parte di noi italiani far uscire un fil con questo titolo il 22 di Novembre, quando inizia a far veramente freddo e il tempo inizia a fare schifo. Presentato pochi giorni fa all’ultimo Festival di Roma, questo film è stato letteralmente ucciso dalla critica. Isabella Ferrari, l’attrice protagonista, è stata accolta da una bordata di fischi. Sinceramente visto che tra la giuria c’erano “I soliti idioti” (e non è un modo di dire, purtroppo c’erano proprio quei due, che sanno come far ridere… sì sì…) non so se fidarmi o meno. Propendo per non fidarmi.

End of Watch – Tolleranza zero di David Ayer.
Se da giovane mi piacevano molto quei film d’azione poca trama e tutto inseguimenti e sparatorie, ora, con l’età che avanza, è un genere che ho rivalutato in negativo. Purtroppo sono film che non mi divertono più. Non mi ispirano proprio più, non c’è niente da fare. Chissà se la presenza nel cast di Jake Gyllenhaal riuscirà a strapparmi una visione.

Il peggior Natale della mia vita di Alessandro Genovesi.
A me il primo episodio, “La peggior settimana della mia vita”, aveva fatto ridere. Sarà che ho un’ammirazione quasi totale per la comicità di Fabio De Luigi, tra i miei comici preferiti, tale da annebbiarmi la vista ai suoi occhi, ma a me il primo capitolo era piaciuto. Non andrò di certo a guardarmelo al cinema, però una visioncina ci può scappare. Fabio De Luigi!

Un mostro a Parigi di Eric ‘Bibo’ Bergeron.
Chissà se i francesi sono riusciti a regalarci un buon e solido film anche nell’ambito dell’animazione, dove da sempre gli stati Uniti la fanno da padrone. Io faccio comunque un po’ fatica ad accettare l’idea che nella versione italiana ci sia Arisa tra i doppiatori… Per il resto, trama molto interessante.

Il sospetto di Thomas Vinterberg.
La tama fornita da Coming Soon non spiega molto ma è capace di dare quell’alone di mistero e di interesse verso questa pellicola, che, visto il trailer, mi puzza già di capolavoro.

Paranormal Activity 4 di Henry Joost, Ariel Schulman.
Quarto capitolo per un franchise che, in quattro film, sembra essere riuscito a fare paura a ennemila miliardi di persone senza che in un singolo film succedesse nemmeno una cosa così eclatante da poter spaventare. Io tutta questa paura non l’ho vista. Anzi. Già dalla prima produzione io non ho visto neppure tutti questi motivi per chiamare questa cosa “film”.

Weekend al Cinema! – 08.11.2012


Dopo la mia prolungata assenza, causa ponte di Ognissanti, uscite e poco tempo per guardare film, ecco il mio ritorno con l’appuntamento settimanale con le uscite cinematografiche del weekend. Settimana piena, ma proprio piena, di uscite, alcune più, altre meno interessanti. Ma, vediamo nel dettaglio le ben undici uscite di questa settimana!

La collina dei papaveri di Goro Miyazaki.
Non so assolutamente per quale motivo, ma i film di Miyazaki non mi hanno mai ispirato nemmeno un po’. Eppure non ne ho visto nemmeno uno, quindi veramente, non riesco a capire il motivo di tanta indifferenza verso i suoi film. Per quanto si legga in giro che la tecnica e i disegni siano di prim’ordine non sono mai riuscito ad avvicinarmi in qualche modo a questo regista. Mi ha sempre dato l’idea di essere terribilmente noioso.

Argo di Ben Affleck.
Del Ben Affleck attore ho visto un solo film, “Pearl Harbour”, e mi è assolutamente piaciuto. Del Ben Affleck regista non ne ho visto nemmeno uno, ma alcuni ne parlano davvero bene. Questo film nel film, in cui Ben Affleck figura anche tra i protagonisti, basato su un libro-inchiesta di Joshua Bearman, devo dire che mi ispira abbastanza. Vedremo se saprà confermare le aspettative che ripongo su di esso.

Ballata dell’odio e dell’amore di Alex de la Iglesia.
Una tamarrata firmata da un regista spagnolo? Un uomo armato di machete che stermina un intero plotone di guerriglieri durante la guerra civile spagnola? Può essere contemporaneamente una bestialata pazzesca oppure un qualcosa di talmente divertente da diventare in breve tempo un cult del genere. Quale sarà il suo destino?

Code Name: Geronimo di John Stockwell.
Questo film è un film da vedere, se non altro perchè parla di un evento che, nel bene o nel male, ha segnato lo scorso anno, il 2011. Sarà tutta da vedere la qualità del film e quanta propaganda su quanto sia bella l’America potrebbe aver inserito il regista, però in ogni caso si tratta di un film che nessuno dovrebbe perdere.

Hotel Transylvania di Genndy Tartakovsky.
Dopo “ParaNorman”, che a breve vedrò e recensirò, arriva un altro film d’animazione dalle tinte horror-commediali. Sarà quasi certamente una visione divertente, non solo per bambini.

La nave dolce di Daniele Vicari.
Dopo “Diaz – Don’t Clean up this Blood” che aveva avuto un discreto seguito ed era costruito piuttosto bene, arriva a distanza di pochi mesi un altro film di Daniele Vicari, stavolta basato sullo sbarco di una nave albanese nel porto di Bari del 1991. Anche qui quando si tratta di storia italiana è bene che questi film vengano prodotti e soprattutto vengano visti.

Paris-Manhattan di Sophie Lellouche.
Non so perchè, ma non apprezzando particolarmente Woody Allen, questo film, basato su una tizia a cui piace moltissimo Woody Allen non mi ispira nemmeno un po’. Un cinema francese molto in forma che può comunque riservare brutte sorprese.

Red Lights di Rodrigo Cortès.
Un cast stellare per un thriller che si preannuncia adrenalinico allo stato puro, con qualche indagine anche sul paranormale che per quanto mi riguarda non guasta mai. Tra i migliori film della settimana sicuramente.

Un milione di giorni di Emanuele Giliberti.
Me lo risparmierò senza alcuna pena e nessun pentimento. Nino Frassica poi…

Venuto al mondo di Sergio Castellitto.
I film di Castellitto a quanto pare in Italia sono discretamente apprezzati. Io sono da un’altra parte, totalmente. Nel senso che non ne ho visto manco uno. Ho visto il trailer di questa pellicola al cinema e devo dire che mi ha preso molto e fatto venire molta voglia di vedermelo. Quindi, appena mi sarà possibile, non me lo lascerò scappare.

Vicini del terzo tipo Akiva Schaffer.
Metti assieme quattro attori comici che a me non fanno proprio ridere e capisci cosa ne penso di questo film.

Weekend al cinema! – 15.06.2012


Eccoci arrivati ad un altro fine settimana ricco di uscite cinematografiche. Insomma, ricco, questo è tutto da vedere. Alcune uscite potenzialmente interessanti ci sono, altre invece non suscitano particolarmente il mio interesse, altre ancora sono visioni che ci si può permettere solo in caso di disperazione.

21 Jump Street di Phil Lord, Chris Miller.
Commedia poliziesca e di azione adolescenziale, uno dei tanti post-cloni di quel successone che è stato American Pie, basato però sulla serie che ha lanciato nel panorama internazionale il grandissimo, ma quasi decaduto, Johnny Depp. Non ho mai avuto modo di vedere qualcosa dei due registi, quindi non so come si comportino dietro la macchina da presa. Il successo di “Project X” fa da apripista a questa commedia che potrebbe rivelarsi piacevole a dispetto di quanto poco mi piaccia il modo di far ridere in stile “American Pie”.

 

 

Benvenuto a bordo di Eric Lavaine.
Commedia francese che, come si potrebbe facilmente presagire dal titolo, è ambientata su una nave. Anzi, di solito titoli del genere poco c’entrano con le navi, ma questo invece si. Visto il trailer non è che ti faccia venire tutta questa voglia di vedere il film, le battute e le scene comiche possono apparire abbastanza scontate e tristi. E’ anche ovvio, vista la recentissima forma dei francesi rispetto al nostro cinema, che questo film sarà 123456 volte migliore di “Operazione Vacanze”.

 

Il dittatore di Larry Charles.
Nuova commedia in stile simil candid-camera per Sacha Baron Cohen, dopo Borat, Bruno e Ali-G. Commedie che, nonostante la scarsissima, quasi penosa, qualità cinematografica, ho sempre trovato abbastanza divertenti in momenti in cui il mio cervello aveva poca voglia di pensare. Di sicuro un film da guardare in compagnia, assolutamente non spendendo 8 euro per andare al cinema, che se guardato con le persone giuste può rivelarsi esilarante.

 

Paura di Marco Manetti, Antonio Manetti.
Altro film molto pubblicizzato del periodo, non tanto forse in televisione, dove penso di non aver visto molte volte il trailer, quanto più che altro tramite i banner pubblicitari su internet. Un horror italiano che secondo me potrebbe rivelarsi abbastanza interessante, sperando non sfoci nella banalità in cui è caduto irrimediabilmente il genere. Poi la scena horror italiana io non la conosco benissimo, se non per qualche capolavoro di Dario Argento, ma su questo film potrei avere qualche bella speranza.

 

 

C’era una volta in Anatolia di Nuri Bilge Ceylan.
Film impegnato della settimana, da regista turco, vincitore del gran premio della giuria al Festival di Cannes. Non ho ancora ben capito se come film mi ispira o no, nonostante nel trailer pullulino le frasi che lo incensano, quindi a quanto pare, nonostante tutto, sarà un thriller da non perdere assolutamente. Unico appunto, prima di vedere il film: il titolo scritto con la stessa grafica di “C’era una volta in America” mi sembra troppo. 

 

 

 

Le paludi della morte di Ami Canaan Mann.
Se il nome della regista vi ha ricordato qualcosa, non siete assolutamente in errore. Ebbene sì, lei è la figlia di Michael Mann, il regista de “L’ultimo dei Mohicani” e di “Alì”, giusto per dire due grandi capolavori (anche se il primo, che il cielo non mi fulmini, non l’ho ancora visto). Bisogna solamente sperare che abbia preso dal padre. Il film di per sè non sembra essere un’idea originalissima dal punto di vista della trama, però penso che un’occhiata gliela darò senza alcun timore.

Adorabili amiche di Benoit Pétré.
Altra commedia francese per questo weekend cinematografico, altra commedia francese che non mi ispira nemmeno un po’. Un road-movie con protagoniste tre cinquantenni che vanno al matrimonio di un loro ex comune.

Venti anni di Giovanna Gagliardo.
Docu-fiction sugli ultimi venti anni di storia italiana, raccontata da due ragazzi che nel 1989 hanno vissuto la caduta del muro di Berlino e che si reincontrano oggi, dopo ben 23 anni. Il fatto che non si trovi nemmeno un trailer del film è abbastanza preoccupante, mi chiedo, se non si trova il trailer, come si farà a trovare il film?