Recap: Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. (1×05) – “Girl in the Flower Dress”


Quinta puntata, ultima prima di una pausa di solamente una settimana e prima puntata tra quelle andate in onda capace di mettermi addosso tensione e di sorprendermi davvero molto. Via col recap!

  • La puntata inizia svelandoci quale sarà il suo protagonista: tale Chan Ho Yin, mago in grado di produrre fuoco dalle proprie mani senza bruciarsi. Motivo per cui è ricercato dal Centipede, l’organizzazione che aveva creato il supereroe presente nel primo episodio, che riesce a rapirlo e a condurre degli esperimenti su di lui.
  • Alla trama più supereroistica si aggiunge quello che era il sospetto di molti riguardo al personaggio di Skye. Rivedendo il suo mentore inizia a svelare delle cose che metterebbero sul suo personaggio grossi, enormi dubbi. Dubbi che già di mio avevo e che sono stati confermati, anche se, vedendo questa puntata, mi sono leggermente ricreduto, penso che le intenzioni di Skye siano buone nei confronti dello SHIELD. Anche perchè io mi fido a priori di quella bravissima ragazza che è Chloe Bennet e di conseguenza anche di qualsiasi suo personaggio.
  • La puntata ha saputo, come detto, mantenermi in tensione per tutta la sua durata, senza mai calare nel ritmo e catturandomi dall’inizio alla fine. Merito delle scene d’azione, ma soprattutto di alcuni colpi di scena ben piazzati qua e là che mi hanno quasi fatto urlare al miracolo.
  • Finalmente poi, dopo le briciole di trama orizzontale consegnateci durante i primi quattro episodi, ecco una trama che è spiccatamente orizzontale, una delle prime puntate atte a non chiudere il cerchio ma a creare un nuovo filone narrativo. La ragazza col vestito a fiori sarà un gran bel cattivo e la scena appena prima dei titoli di coda è quella che ci fa porre le domande più consistenti. E finalmente anche!

Voto: 8

Recap: Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. (1×04) – “Eye Spy”


Siamo giunti al quarto episodio di una serie attesissima su questi schermi da molto tempo e, di conseguenza, giungiamo anche al quarto recap. La puntata avrà saputo intrattenermi  coinvolgermi o si è fatto un passo indietro rispetto all’episodio precedente, decisamente il più solido escluso questo?

  • La puntata parte bene. Come al solito veniamo subito catapultati nella vicenda e, ancora una volta, quello che inizialmente sembrava essere l’antagonista principale, pian piano si trasforma in un co-protagonista, dato che il suo personaggio non è un personaggio negativo, quanto un personaggio costretto a fare del male. Il titolo “Eye Spy” si riferisce alla sua abilità, ovvero all’obbligo di portare una specie di telecamera di sorveglianza al posto dell’occhio destro, in modo che i suoi aguzzini possano controllare lo svolgimento delle missioni assegnatele. Capacità a cui si aggiunge una sorta di sensitivismo congenito.
  • Si scopre anche grazie alle abilità di Skye (ma nemmeno tanto, visto che viene trovata una foto su Instagram) che la rapina con cui si apre la puntata è opera di Amador, addestrata proprio da Coulson, con il quale ha un rapporto di stima reciproca. La sua abilità extrasensoriale sarà quella che ci darà un ulteriore indizio sui motivi della rinascita di Coulson. Ormai lo abbiamo capito tutti che non più il vero Coulson e che per farlo tornare in vita gli è stato fatto qualcosa, ditelo senza girarci troppo intorno visto che tanto i fan della Marvel già lo scrivono da tutte le parti, mentre i meno informati leggono i commenti dei fan della Marvel e dicono “già, potrebbe essere…”.
  • Rispondo solamente ora alla domanda che ho posto all’inizio. Secondo me questo episodio è stato un passo indietro, non solo rispetto al precedente che si era dimostrato essere il più solido, ma soprattutto rispetto a tutti e tre gli episodi che lo precedono. Questa è stata la puntata più debole in assoluto per due motiv1 fondamentalmente: la trama non l’ho trovata molto interessante e soprattutto viene aggiunta una componente per la trama orizzontale. Abbiamo già ben due fronti e mezzoaperti, uno derivante dall’episodio 3 e quello derivante da questop episodio (chi cerca l’equazione matematica? Perchè vale così tanti soldi?), mentre il mezzo sarebbe la dottoressa che ha dato i poteri al protagonista del primo episodio (che però penso non vedremo più sinceramente e cadrà nel dimenticatoio). Con due fronti e mezzo aperti non si rischia di cadere nell’incoerenza? Vedremo con i prossimi episodi.
  • Siparietto divertentissimo quello in cui Skye aiuta Ward mentre sta sostituendo Amador nella sua missione. I compiti che gli vengono dati mana mano durante la sua missione risultano talvolta esilaranti.

Voto: 6,5

Recap: Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. (1×03) – “The Asset”


Proseguono i recap di questa nuova serie tv della Marvel e proseguono anche a gonfie vele, così come la serie, che pur perdendo ascoltatori, rimane un successo planetario. Questi recap li potete trovare anche sul blog “Agents of Shield Italia”, che vi consiglio anche di visitare nella sua interezza vista la innumerevole mole di informazioni che racchiude sulla serie. Ma ora bando alle ciance e parliamo dell’episodio!

  • Senza se e senza ma la migliore puntata andata in onda finora, coinvolgendo direttamente tre personaggi principali nell’azione con la ricerca del dottor Franklin Hall. I tre personaggi, Coulson, Ward e Skye interagiscono molto tra loro iniziando anche a creare un rapporto di vera e propria collaborazione.
  • La trama di puntata è forse anche quella che più si candida a creare una trama orizzontale di un certo rilievo: il finale infatti parla chiaro, dalla morte del dottor Hall potrebbe nascere un mostro soprannaturale e dunque un bel nemico per la squadra? Vedremo come si svilupperanno le cose.
  • Gli effetti speciali continuano a essere ben curati, chiaro segno che ci sono i soldi per produrre questa serie. Il pubblico apprezza, anche se finora in tutti e tre gli episodi andati in onda c’è stato un grosso calo di telespettatori.
  • Skye e Coulson continuano a non convincermi appieno come personaggi. Sono entrambi costruiti bene, sia chiaro. La mia non convinzione verte più che altro sul loro carattere: la prima è ambigua, a un certo punto sembra voler tradire la squadra per poi puntare sul colpo di scena per dare prova della sua fedeltà, eppure la cosa non mi convince moltissimo. Il secondo invece è molto strano, non ricorda cose elementari e la cosiddetta “memoria muscolare” di cui si parla molto nel corso dell’episodio, potrebbe essere una delle prove riguardo la teoria che gira moltissimo in rete riguardo la sua resurrezione.

Voto: 7,5

Recap: Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. (1×02) – “0-8-4”


Proseguono i recap anche su questa serie prodotta dalla Marvel, giunta al secondo episodio e che sta riscuotendo un buonissimo successo. Ancora questa serie non è particolarmente entrata nel mio cuore, ma lo spazietto libero gliel’ho lasciato comunque. Ora, con pochissimi fronzoli, andiamo, per punti, a ricapitolare i punti chiave di questo episodio.

  • La storia di questo secondo episodio si svolge in maniera molto classica per quanto riguarda la narrazione degli eventi: si parte da un simil-disastro aereo, si spiega perchè ciò è avvenuto tramite flashback, si ritorna al punto in cui è iniziata la puntata e si risolve il problema. Niente di più e niente di meno a livello di impostazione.
  • Ho notato, rispetto all’episodio pilota, un leggero miglioramento per quanto riguarda l’interesse che la storia può suscitare. Ad ora siamo ancora orientati verso una trama prevalentemente verticale (e la cosa da queste parti di solito mi fa storcere il naso), mentre ancora pochi sono stati gli accenni ad una possibile trama verticale, forse ce n’è stato solo uno riguardante Skye, vedremo.
  • Finora i due personaggi migliori e più appartenenti allo stile whedoniano sono Leo Fitz e Jemma Simmons. Spassosi, ironici e divertenti, riescono molto bene a stemperare la tensione (non che ce ne sia moltissima).
  • Episodio dedicato prevalentemente alla creazione di un gruppo. La squadra di agenti passa dall’essere un’accozzaglia di persone messe insieme quasi per caso all’essere un vero e proprio team che collabora e solidarizza.
  • Mi aspettavo un calo nella qualità delle scene d’azione dopo il primo episodio, invece si rimane comunque su livelli davvero molto alti rispetto agli standard televisivi. E’ chiaro che per una serie così ci abbiano speso qualcosina di più del normale e gli spettatori non mancano di certo.
  • L’agente Coulson non mi quadra. Ho letto molte ipotesi sulla sua resurrezione, ipotesi che tra l’altro potrebbe conoscere solo chi ha letto i fumetti (cosa che io personalmente non ho mai fatto), ipotesi che visto il comportamento dell’agente potrebbero essere anche plausibili.
  • Maestoso il cameo di Samuel L. Jackson/Nick Fury!

Voto: 7+

Recap: Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. (1×01) – “Pilot”


Ecco che oggi vi presento un’altra serie di cui mi sono riproposto di fare un recap settimanale, compatibilmente con i miei tempi di visione, spero che saranno sempre il più puntuali possibili. Essendo una delle serie evento in assoluto di questa nuova stagione bisogna seguirla per forza e vedere se merita veramente tutto l’hype creatogli attorno. Sinceramente non sapevo affatto se potermi fidare o meno, per quanto mi piaccia la componente cinematografica dell’universo Marvel, avevo qualche riserva su quanto fosse possibile crearne una serie televisiva.

Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.
(serie tv, stagione 1)
Rete Americana: Abc
Creatore: Joss Whedon, Jed Whedon, Maurissa Tancharoen
Cast: Clark Gregg, Ming-Na Wen, Brett Dalton, Iain De Caestecker, Elizabeth Henstridge, Chloe Bennet
Genere: Azione

Come ormai vi sto abituando con i recap di “Sleepy Hollow” (seguite anche quelli, miraccomando!!!), andiamo per punti e come al solito da qui in poi si sta facendo [SPOILER].

  • Nella prima parte di puntata vediamo ben due scene d’azione dirette ed orchestrate molto bene, con degli effetti speciali di livello superiore allo standard delle normali serie tv. E’ chiaro ed anche normale che per realizzare l’episodio pilota ci abbiano speso qualche soldino in più del solito, anche se per il futuro potrei aspettarmi un leggero abbassamento della qualità.
  • Iniziamo a conoscere fin da subito un nuovo “eroe”, del quale nel corso della puntata scopriremo la storia ed alcuni retroscena riguardo la sua “nascita”. Peccato che poi nel corso della puntata si venga subito a scoprire che il suo caso sarebbe stato un caso di puntata e che molto probabilmente ci dimenticheremo della sua esistenza.
  • Conosciamo subito anche i personaggi principali quali l’agente Coulson (quello che nel film “The Avengers” veniva ucciso da Loki per intenderci), il cui attore che lo interpreta, tale Clark Gregg, non mi fa particolarmente impazzire e per ora mi ha fatto un po’ storcere il naso. Conosciamo anche Skye, una specie di hacker supergnocca che riesce a penetrare nei sistemi dello S.H.I.E.L.D. e a diventare importante per il proseguimento della serie. Infine anche Grant Ward, spia e bravissimo combattente, protagonista di un divertentissimo siparietto con Skye. Per me questi sono i tre personaggi principali, gli altri personaggi di contorno mi sono comunque piaciuti abbastanza
  • Si vede moltissimo lo stile di Joss Whedon, colui che ha regalato una delle mie serie preferite, ovvero Buffy, che infarcisce tutta la storia con siparietti comici, ironici, che mettono in ridicolo gli stessi personaggi.
  • Purtroppo per chi si aspettava una serie tv in stile “The Avengers” rimarrà deluso. E, leggermente, lo sono rimasto anche io, anche se ho risconterato in questo episodio proprio le cose che mi frenavano dall’essere entusiasta verso questa serie. Il fatto è che tutti i personaggi principali sono umani, senza particolari poteri o abilità straordinarie, il che fa di certo calare l’interesse verso chi da una serie prodotta dalla Marvel si aspetta i supereroi.
  • Posto il mio errore di valutazione precedente, l’episodio pilota è stato un buonissimo episodio introduttivo, dalla fortissima verticalità. Sperando che presto la trama orizzontale inizi a farsi ben chiara, sono comunque convinto che questo episodio non sia affatto il meglio che la serie può offrirci. D’altronde il primo episodio di una serie deve essere capace di crearsi un pubblico e di saperlo mantenere nel corso delle puntate successive.

Voto: 7