La madre


Spagna, Canada 2013
Titolo Originale: Mama
Regia: Andrés Muschietti
Cast: Jessica Chastain, Nikolaj Coster-Waldau, Megan Charpentier, Isabelle Nélisse, Daniel Kash
Genere: Horror

La trama in breve: Victoria e Lily, due sorelline, scompaiono e quando vengono ritrovate, cinque anni dopo, si scopere che hanno vissuto per tutto questo tempo sotto le cure di un’entità, da loro chiamata “Madre”. Le bambine vengono affidate alle cure dello zio Lucas e della sua compagna Annabel, ma “Madre non ha intenzione di abbandonarle.

Quando poche settimane fa vidi il corto a cui questo film si ispira, girato dallo stesso Andrés Muschietti, ne rimasi profondamente affascinato ed anche alquanto inquietato. Dunque la premessa per questa pellicola non poteva che essere buona. Poi sapendo che nel cast c’erano Nicolaj Coster-Waldau, che recita in “Game of Thrones”, ma soprattutto Jessica Chastain, che già mi aveva colpito in “The Help”, nel recente “Zero Dark Thirty” e nel mio film preferito del 2012 “Take Shelter” e diventata in breve tempo una delle mie attrici preferite se non LA mia attrice preferita.

Ora, va ammesso. Il film non ha molto da dire al genere horror. Il fatto di essere stato tratto da un cortometraggio ha pagato un po’ lo scotto in termini di sceneggiatura, che nell’intera durata del film e nel suo insieme, ha degli evidenti punti deboli. Infatti la storia è molto classica e, di fondo anche abbastanza scontata. Non è però del tutto scontato il finale ed ho apprezzato in particolar modo le parti oniriche del film.

Dove il film invece ha un evidentissimo punto di forza è nella costruzione del clima, nel riuscire a farti sentire la tensione e i nervi a fior di pelle. La bellezza di un film horror si misura non dai salti sulla sedia come tutti credono (se arrivo dietro di voi di soppiatto e vi urlo fortissimo nelle orecchie saltate sulla sedia, ma provate a fare un intero film horror in questo modo…), ma da quanto il clima di tensione creato riesce a farti paura. E i salti sulla sedia sono solo un contorno.

Questo film a tratti mi ha fatto moderatamente paura. Non mi ha inquietato, sono riuscito a dormire benissimo e tranquillamente, però durante tutta la sua durata sono rimasto sempre sull’attenti. E poi oh, che cavolo. E’ dai tempi di Shining che le coppie di bambine mi fanno sempre una paura tremenda!

Voto: 6,5

Zero Dark Thirty


USA 2012
Titolo Originale: Zero Dark Thirty
Regia: Kathryn Bigelow
Cast: Jessica Chastain, Jason Clarke, Joel Edgerton, Jennifer Ehle, Mark Strong, Kyle Chandler, Édgar Ramírez, Scott Adkins, Chris Pratt, Taylor Kinney, Frank Grillo, Jeremy Strong, James Gandolfini, Harold Perrineau Jr., Mark Duplass, Fredric Lehne, Nash Edgerton, Ricky Sekhon
Genere: Thriller, Storico

La trama in breve: Il film segue le vicende e le indagini che hanno seguito l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 e che hanno portato, il primo Maggio di 10 anni dopo, al ritrovamento e all’uccisione di Osama Bin Laden. Protagonista della vicenda è l’agente dei servizi segreti Maya.

Dopo una prima parte del film molto dura, caratterizzata da ritmi piuttosto lenti e quasi documentaristici, ma mai noiosi, in cui vediamo come alcuni agenti americani torturavano i prigionieri per ottenere informazioni, veniamo catapultati subito in un ambiente duro, in cui le ossessioni lavorative delle persone che hanno preso parte alle indagini si fanno vedere con tutta la loro forza.

Lo stile di tutta la pellicola è, appunto, molto documentaristico, volendo appunto quasi essere una cronaca di tutto ciò che avviene nell’arco degli otto anni attraverso cui si svolge tutta la vicenda del film. Inoltre tutta la storia è stata divisa in capitoli, col chiaro intento di concentrare l’attenzione dello spettatore su alcuni particolari aspetti o avvenimenti della vicenda.

Proseguento con un certo didascalismo, mai noioso, il film raggiunge livelli di tensione inimmaginabili, soprattutto nella sua parte finale in cui prima vediamo una decisissima Maya fare la conta dei giorni che passano senza che nessuno intervenga dopo la scoperta del nascondiglio di Bin Laden e dopo vediamo come è stata condotta l’intera operazione, non senza difficoltà.

Oltre a tutto questo grandissimo punto di forza sono i personaggi e gli attori che li interpretano. Oltre all’immediata empatia che si prova per Maya, interpretata da una maestosissima Jessica Chastain (il suo modo di recitare è adorabile, c’è poco da fare), tutti gli altri personaggi e attori del cast sono messi al punto giusto, con una cura nei dettagli e nella sceneggiatura che è da consegnare agli annali.

Non avrà vinto nessun Premio Oscar tra quelli più importanti (vince come Miglior montaggio sonoro, non me ne intendo abbastanza per commentare, ma comunque un Oscar minore), ma si è rivelato sicuramente come uno dei più validi candidati. Premiata Jessica Chastain come miglior attrice in un film drammatico.

Voto: 9

The Help


USA, Emirati Arabi Uniti, India 2011
Titolo Originale: The Help
Regia: Tate Taylor
Cast: Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer, Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain, Mike Vogel, Allison Janney, Sissy Spacek, Chris Lowell, Ahna O’Reilly, Anna Camp, Brian Kerwin, Leslie Jordan, Dana Ivey, Cicely Tyson, Mary Steenburgen, Aunjanue Ellis, David Oyelowo, Nelsan Ellis, Ashley Johnson
Genere: Drammatico

La trama in breve: La storia è ambientata a Jackson, nel Mississippi, durante la prima metà degli anni ’60. Skeeter, una ragazza bianca tornata in città dopo aver conseguito la laurea, si accorge di come la città sia “arretrata” rispetto a dove aveva studiato. In questo stato è presente una forte segregazione razziale e le donne afroamericane lavorano quasi tutte come domestiche di ricche donne bianche, avendo il compito di educare i loro figli. Per portare avanti un suo progetto editoriale Skeeter pensa di avvalersi dell’aiuto di Aibileen Clark, che ha pasato tutta la sua vita a crescre i figli di famiglie benestanti e che ha da poco perso suo figlio. Decide dunque di scrivere un libro per raccontare le condizioni in cui vivono queste domestiche.

Accolto dalla critica con giudizi assolutamente molto positivi a fine 2011, uscito però da noi in Italia a inizio 2012, questo “The Help” si presenta come un inconsueto ritratto del periodo razzista vissuto dagli Stati Uniti (e ovviamente non solo) fino all’inizio degli anni sessanta. Inconsueto perchè nei film che trattano il tema è più solito vedere i personaggi che lottarono per l’ottenimento dei diritti, oppure la cosa viene edulcorata tramite una storia d’amore.

Non è il caso di questo film, che, avvalendosi di un cast corale quasi totalmente femminile di assoluto livello, riesce a portare allo spettatore un’emozione unica. L’opera ci fa vedere molte storie, tutte diverse, ma con un unico punto in comune: l’odio razziale. Che si vede in tutto, dal modo in cui vengono trattate le domestiche, fino ad arrivare alla loro presenza alle feste.

Prsonaggi apparentemente privati di ogni dignità, che però riescono ad acquistarne molta davanti allo spettatore. Infatti nella maggior parte dei casi sono proprio loro a mandare avanti le famiglie per cui lavorano, cucinando per loro o addirittura, nel caso più estremo, crescendo i loro figli. Personaggio fondamentale a tal proposito è quello della bambina di cui si occupa Aibileen. Tramite la sua innocenza e purezza lei ci fa capire quanto in realtà la presenza delle domestiche di colore fosse importante per l’epoca, affezionandosi molto a lei, infischiandosene di tutto ciò che ha intorno che le “imporrebbe” di trattarla come un oggetto.

Un’ottima sceneggiatura tratta dal romanzo “L’aiuto” di Kathryn Stockett, in cui ogni personaggio va a comporre la storia finale, interagendo nella vita di tutti gli altri e con quella dei padroni. Da sottolineare la buonissima prova di Jessica Chastain, che sto pian piano imparando ad apprezzare sempre di più grazie alla sua immensa capacità recittiva.

Voto: 7/8

Take Shelter


E’ una vita che lo devo vedere questo film. In barba alle uscite italiane che sono più lente di una lumaca e arrivano più in ritardo di una ragazza quando a cinque minuti dall’orario dell’appuntamento ti dice che deve ancora truccarsi e pettinarsi (e tante altre cose che ti tiene nascoste), me lo sarei visto anche sottotitolato, ma siccome alla fine ho continuato a rimandare e rimandare sono riuscito pure a vedermelo in italiano. Giusto per anticiparvi qualcosina sulla recensione in questa introduzione: questo film è una perla. No, no non sono io un pirla. Questo film è proprio una perla. Una perla preziosissima…

USA 2011
Titolo Originale: Take Shelter
Regia: Jeff Nichols
Cast: Michael Shannon, Jessica Chastain, Shea Whigham, Kathy Baker
Genere: Drammatico

La trama in breve: Curtis è un uomo che vive con la sua famiglia in una piccola cittadina dell’Ohio. Ha una figlia sordomuta, ha un buon lavoro, ma le spese per le cure della figlia sono sempre troppe. Ciononostante sono una famiglia felice. Finché Curtis non inizia ad avere degli incubi terribili, che riguardano una spaventosa tempesta. Pian piano questi incubi inizieranno ad entrare anche nella sua vita reale, facendogli avere delle allucinazioni e portandolo man mano alla paranoia.

Questo film è uscito nel 2011, è la seconda opera di Jeff Nichols, la prima sarà dura arrivi in Italia, ma si spera. Intanto il regista sta già lavorando a un film per il 2013, che si intitolerà Mud e avrà tra i protagonisti sempre Michael Shannon, che lo ha accompagnato praticamente per tutta la sua carriera. Chissà quando mai arriverà in Italia. E’ inspiegabile anche come una perla del genere, una vera vera perla, non abbia ricevuto nemmeno una singola nomination all’Oscar. Neanche una!

La regia di Jeff Nichols è qualcosa di mirabolante. Egli ci fa vivere per tutta la durata del film la presunta pazzia o paranoia dell’uomo, trasportandoci in maniera magistrale sia nei suoi sogni, sia nelle sue allucinazioni nei momenti di vita reale. E la scelta di Michael Shannon come attore protagonista e interprete della paranoia e della pazzia descritta dal film è quanto mai azzeccata. Con la faccia che si ritrova Shannon, il ruolo del pazzo è decisamente il più indicato.

E anche nella scelta della moglie di Curtis, interpretata da Jessica Chastain, che oltre ad essere una bellezza sublime è anche un’attrice davvero pazzesca. Riesce a incarnare in sé tutto il disagio che prova nel vedere come si sta riducendo suo marito e lo fa in maniera semplicissima, con semplici cambi di sguardi, passando da un’emozione all’altra nel giro di pochi secondi.

Tra le altre cose questo film mi ha ricordato molto quel capolavoro “mio adorato” che fu, che è e che sempre sarà “Donnie Darko”. Una specie di Donnie adulto è il protagonista del nostro film, che spero riuscirà ad entrare nel cuore di molti. Ed è anche riuscito a spaventarmi in alcune occasioni, più di quanto ci riescano la maggior parte dei film horror di oggi.

Voto: 9,5