World War Z


USA 2013
Titolo Originale: World War Z
Regia: Marc Forster
Sceneggiatura: Damon Lindelof, Matthew Michael Carnahan, Drew Goddard
Cast: Brad Pitt, Mireille Enos, Daniella Kerstesz, James Badge Dale, David Morse, Fana Mokoena, David Andrews, Sterling Jerins, Abigail Hargrove, Peter Capaldi, Pierfrancesco Favino, Ruth Negga, Moritz Bieibtreu, Ludi Boeken, Grégory Fitoussi
Genere: Azione, Apocalittico

La trama in breve: A Philadelphia e nel resto del mondo si scatena una terribile infezione che rende gli esseri umani simili a degli zombie. Il governo deghli Stati Uniti offre alla famiglia di Gerry Lane di vivere al sicuro su una nave federale, a patto però che Gerry parta alla ricerca di un rimedio assieme ad un virologo.

Tempo fa i film sugli zombie li avrei abbastanza evitati. Era un genere che non mi diceva molto di particolare e vedere delle creature, morte e poi resuscitate, in più dai movimenti lenti e particolarmente stupidi, che si nutrono di cervelli umani, non era una cosa che mi accattivasse molto. Poi però ho scoperto “The Walking Dead”, la famosissima serie tv sugli zombie che mi ha realmente fatto appassionare al genere tanto da cercare di recuperarne molti.

Questo film, tratto dall’omonimo libro firmato Max Brooks, si discosta abbastanza da quelli che sono i dettami del genere, a partire proprio da come vengono resi gli zombie in questione. Ovviamente c’è un interessa nel trovare una cura/vaccino per la malattia, cosa già vista, ma vi è un attacco su scala mondiale, con i maloati che mettono realmente a ferro e fuoco le città, mentre nei film classici sugli zombie l’infezione piano piano colpisce chiunque e le città si ritrovano invase da masse di corpi che si muovono a caso cercando qualcosa da mangiare.

L’innovazione più interessante in questa storia è il fatto di aver reso intelligenti (molto intelligenti) e veloci (abbastanza veloci) gli zombie. Come critica ci può stare il fatto che in questo modo vengano un po’ privati della loro natura apatica e terrificante, ma come mossa per creare ulteriore pathos ci sta. Normalmente in un film di zombie il singolo perde perchè viene attaccato da moltissimi, mentre nell’uno contro uno vincerebbe a mani basse. Qui bisogna aver paura anche di ritrovarsi da soli con uno zombie.

Per il resto il film, nel suo svolgimento, procede abbastanza bene. Non gridiamo di certo al capolavoro, ma è un film che si lascia guardare con un certo interesse e raramente soffre di momenti di stanca.

Voto: 6,5

Gangster Squad


USA 2013
Titolo Originale: Gangster Squad
Regia: Ruben Fleischer
Cast: Ryan Gosling, Josh Brolin, Sean Penn, Nick Nolte, Emma Stone, Robert Patrick, Michael Peña, Giovanni Ribisi, Anthony Mackie, Mireille Enos, Josh Pence, Frank Grillo, Holt McCallany, Brandon Molale, Jon Polito, Troy Garity, James Carpinello, Sullivan Stapleton
Genere: Azione, Gangster

La trama in breve: Los Angeles, 1949. Il sergente John O’Mara viene incaricato di formare una task force speciale per tentare di catturare Mickey Cohen, uno dei criminali più potenti della città.

Non amo i film sui gangster. Non ho mai amato il genere noir e mai mi ha affascinato. Eppure la visione di questo film, visto il cast di cui era infarcito, pareva imprescindibile.

Il risultato alla fine della fiera è stato quello che prevedevo, anzi, rispetto a come prevedevo, questo film se la è cavata pure bene. Non si può dire che mi sia piaciuto, così come non si può nemmeno dire che mi abbia fatto schifo, grazie soprattutto al fatto di vantare un ritmo nella narrazione al di sopra della media degli altri film del genere. Risultato ovvio è che la pellicola non annoia.

D’altro canto, molti personaggi, tra cui soprattutto il Micket Cohen interpretato da uno Sean Penn mai visto truccato così male (fa ridere, non fa affatto paura in quanto cattivo), appaiono esagerati a tal punto da sembrare delle macchiette. Cohen è cattivo, cattivissimo. Probabilmente non crede nemmeno lui di essere così cattivo. Spara delle battute che obiettivamente (a parte qualche rarissima eccezione) non si possono sentire, rischiando di rendere il personaggio ridicolo.

Un film che non si stacca dalla mediocrità dei film di genere dell’ultimo periodo ma che comunque sono riuscito ad apprezzare, grazie al suo ritmo abbastanza serrato, più di altri. Comunque un bellissimo niente di che.

Voto: 5/6