Les Miserables


Regno Unito 2012
Titolo Originale: Les Miserables
Regia: Tom Hooper
Cast: Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter, Eddie Redmayne, Samantha Barks, Aaron Tveit, Colm Wilkinson
Genere: Drammatico, Musical

La trama in breve: Il film è basato sull’omonimo romanzo di Victor Hugo ed è la trasposizione cinematografica dell’omonimo musical di Boradway.

Premetto, prima di ogni cosa, che ho approcciato alla visione di questo film-musical senza aver mai letto il romanzo “I Miserabili” di Victor Hugo e senza aver mai saputo di che cosa parlasse. Ok, sì, probabilmente avrei necessitato di più ore di letteratura alle scuole superiori, ma la strada scelta studiando ingegneria direi che la dice lunga sul mio interesse verso la letteratura. Che poi non è neanche così tanto vero, solo che sono un po’ ignorantello riguardo i cosiddetti “imprescindibili”.

Questo film ha molti punti di forza e qualche punto di debolezza. Tra i punti di forza vi è il fatto che fin da subito ho iniziato ad avvertire un certo trasporto all’interno della pellicola. Se Hugh Jackman nei panni di Jean Valjean offre una buonissima interpretazione, soprattutto canora (e già sapevamo quanto fosse bravo), la mia sorpresa si è rivelata essere Russel Crowe nei panni di Javert, da me apprezzato come attore, ma mai sentito come cantante.

Altre interpretazioni da sottolineare sono quella di Anne Hataway, candidata all’Oscar come migliore attrice non protagonista per il ruolo di Fantine, che sì, in scena dura anche pocom, ma si fa notare soprattutto per l’interpretazione di “I Dreamed a Dream”, brano che tra gli altri aveva reso famosa Susan Boyle. Buoni i siparietti della coppia Sacha Baron Cohen e di Helena Bonham Carter, che regalano al film i pochi momenti di leggerezza.

Abbastanza nella norma invece l’interpretazione del da me molto apprezzato Eddie Redmayne, mentre Amanda Seyfried io non riesco proprio a farmela piacere. Il tutto ben girato dal regista Tom Hooper che riesce comunque a crearne una buona confezione.

Tra i punti di debolezza ne sottolineerei uno su tutti. Il film dura due ore e quaranta minuti. Ed è tutto, tutto cantato, tranne qualche brevissima eccezione. Un po’ pesantuccio forse no? Effettivamente un po’ lo è stato, alla fine riuscire a resistere non è stato poi tanto facile, ma non si può negare che questo sia comunque un film da apprezzare nella sua totalità.

Voto: 7+

The Prestige


Vista l’imminente, ma neanche tantissimo, uscita del film “Il cavaliere oscuro – Il ritorno” ho deciso non tanto di fare come feci con “The Avengers”, in cui recuperai i capitoli precedenti riguardanti i supereroi protagonisti del film, ma più che altro il tentativo è quello di recuperare l’intera filmografia di Christopher Nolan, uno dei registi più in voga degli ultimi anni, che sicuramente giustifica il suo successo producendo film assolutamente grandi. In realtà li ho visti quasi tutti, mi mancano soltanto i primi tre (“Following”, “Memento” e “Insomnia”), che poi su un regista che di film ne ha fatti “soltanto” otto è comunque un bel numero.

USA, Regno Unito 2006
Titolo Originale: The Prestige
Regia: Christopher Nolan
Cast: Christian Bale, Hugh Jackman, Michael Caine, Scarlett Johansson, Rebecca Hall, David Bowie
Genere: Fantascienza, Thriller

La trama in breve: I due illusionisti Border e Angier, a seguito di un incidente occorso alla moglie di Angier, costatole la vita, decidono di separare le loro carriere, iniziando una rivalità che va ben oltre quella professionale. Mentre Angier è convinto che la colpa della morte di sua moglie sia stata di Borden, Borden rimane vago sull’argomento, asserendo di non sapere cosa fece quella sera. La rivalità, basata soprattutto sull’ossessione di Angier di scoprire quale sia il vero trucco del numero del “trasporto umano”, prenderà pieghe drammatiche, rovinando la vita ad entrambi gli illusionisti.

Nel 2006 uscirono due film sulla magia che ebbero entrambi un buon successo di pubblico. Uno è questo, l’altro è “The Illusionist”, che io non ho ancora visto, ma nonostante questo io continuo ad identificare questo film in base al suo finale, perchè, ammetto, ho sempre confuso i due titoli, nonostante l’estrema diversità delle due pellicole. Sì perchè, [SPOILER], alla fine del film viene rivelato il trucco, quindi è facile identificare questa opera con il suo finale.

Ma, attenendoci più strettamente al film in sè. Una trama che all’apparenza potrebbe non suscitare un grande interesse, viene resa in una maniera davvero coinvolgente, soprattutto grazie alla bravura di Nolan alla regia, dei due interpreti protagonisti della rivalità, ma soprattutto, del mistero che sta alla base del trucco, che suscita curiosità per tutta la durata del film. Trucco, che come detto prima, alla fine verrà rivelato, mandando in vacca ogni regola nota sull’illusionismo riguardo al non rivelare mai i propri trucchi.

Scelta forse coraggiosa, ma con un senso assoluto. Come la conoscenza di ciò che stava dietro allo spettacolo sia riuscita a rovinare le vite di ben due persone, ma soprattutto di tutte quelle che gli stavano accanto. Un ossessione all’interno della quale entra la componente fantascientifica dell’opera, grazie alla presenza, tra i personaggi, del famoso fisico Nikola Tesla (interpretato da David Bowie), famosissimo per i suoi studi sulla corrente alternata, grazie alla quale, nella finzione filmica, si ipotizza che questa potesse spiegare e far funzionare alla perfezione il trucco del “trasporto umano”.

Grandissima è anche la fotografia, curata da Wally Pfister, creando un ambiente scuro e tetro e riuscendo, con neanche così tante cose, a creare una scenografia assolutamente spettacolare.

Voto: 8