Epic – Il mondo segreto


USA 2013
Titolo Originale: Epic
Regia: Chris Wedge
Sceneggiatura: Dan Shere
Doppiatori Originali: Amanda Seyfried, Beyoncé Knowles, Colin Farrell, Josh Hutcherson, Christoph Waltz, Aziz Ansari, Chris O’Dowd, Jason Sudeikis, Steven Tyler, Blake Anderson, Judah Friedlander, Pitbull
Doppiatori Italiani: Joy Saltarelli, Maria Grazia Cucinotta, Fabio Boccanera, Daniele Giuliani, Adriano Giannini, Pasquale Petrolo, Claudio Gregori, Massimiliano Alto, Francesco Di Giacomo
Genere: Animazione, Avventura

La trama in breve: Mary Katherine, dopo la morte della madre, si trasferisce a vivere dal padre, che le spiega una sua teoria secondo cui la natura sarebbe formata da una sorta di microcosmo abitato da minuscoli esseri viventi che vivono in maniera accelerata rispetto agli umani. Ignorano entrambi che vicino a loro vivono i Leafman, soldati che difendono la foresta dai Boggan, creature malvage che ordiscono un piano per distruggere la foresta.

Nonostante il trailer del film non mi avesse attratto particolarmente, nel leggere la trama mi è venuto molto da pensare che questo film d’animazione contenesse un’idea di fondo piuttosto valida. Poi io, per motivi vari riguardanti la mia attività extra-universitaria, i film d’animazione tendo a guardarli tutti perchè possono darmi delle idee o degli spunti per far divertire i bambini.

Premetto subito: questo film non mi è piaciuto. Non è il film d’animazione che fa per me, raramente riesco a sopportare i film che fanno della natura il protagonista assoluto (recentemente mi aveva sorpreso “Lorax – Il guardiano della foresta”, ma si tratta di una particolare eccezione) e nei film d’animazione ho bisogno di scene di demenzialità geniale che mi facciano ridere.

La mia “critica” a questo film è molto semplice. Questo film non è affatto ciò che io voglio da un film d’animazione. Dei bambini ne andrebbero pazzi secondo me, ma di sicuro non fa affatto per me. Mi è sembrato una copia leggermente modificata nella sostanza, ma non nella forma, di “Z la formica”, altro film d’animazione visto durante l’infanzia che mi aveva cambiato l’esistenza in quanto primo film d’animazione a non essermi piaciuto nemmeno un po’ (a otto anni i film d’animazione ti piacciono più o meno tutti…). Le risate sono ridotte al lumicino, se non completamente assenti e la trama mi è sembrata boriosa e abbastanza prolissa.

Voto: 5

Les Miserables


Regno Unito 2012
Titolo Originale: Les Miserables
Regia: Tom Hooper
Cast: Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter, Eddie Redmayne, Samantha Barks, Aaron Tveit, Colm Wilkinson
Genere: Drammatico, Musical

La trama in breve: Il film è basato sull’omonimo romanzo di Victor Hugo ed è la trasposizione cinematografica dell’omonimo musical di Boradway.

Premetto, prima di ogni cosa, che ho approcciato alla visione di questo film-musical senza aver mai letto il romanzo “I Miserabili” di Victor Hugo e senza aver mai saputo di che cosa parlasse. Ok, sì, probabilmente avrei necessitato di più ore di letteratura alle scuole superiori, ma la strada scelta studiando ingegneria direi che la dice lunga sul mio interesse verso la letteratura. Che poi non è neanche così tanto vero, solo che sono un po’ ignorantello riguardo i cosiddetti “imprescindibili”.

Questo film ha molti punti di forza e qualche punto di debolezza. Tra i punti di forza vi è il fatto che fin da subito ho iniziato ad avvertire un certo trasporto all’interno della pellicola. Se Hugh Jackman nei panni di Jean Valjean offre una buonissima interpretazione, soprattutto canora (e già sapevamo quanto fosse bravo), la mia sorpresa si è rivelata essere Russel Crowe nei panni di Javert, da me apprezzato come attore, ma mai sentito come cantante.

Altre interpretazioni da sottolineare sono quella di Anne Hataway, candidata all’Oscar come migliore attrice non protagonista per il ruolo di Fantine, che sì, in scena dura anche pocom, ma si fa notare soprattutto per l’interpretazione di “I Dreamed a Dream”, brano che tra gli altri aveva reso famosa Susan Boyle. Buoni i siparietti della coppia Sacha Baron Cohen e di Helena Bonham Carter, che regalano al film i pochi momenti di leggerezza.

Abbastanza nella norma invece l’interpretazione del da me molto apprezzato Eddie Redmayne, mentre Amanda Seyfried io non riesco proprio a farmela piacere. Il tutto ben girato dal regista Tom Hooper che riesce comunque a crearne una buona confezione.

Tra i punti di debolezza ne sottolineerei uno su tutti. Il film dura due ore e quaranta minuti. Ed è tutto, tutto cantato, tranne qualche brevissima eccezione. Un po’ pesantuccio forse no? Effettivamente un po’ lo è stato, alla fine riuscire a resistere non è stato poi tanto facile, ma non si può negare che questo sia comunque un film da apprezzare nella sua totalità.

Voto: 7+

In Time


La Locandina del film, con Justin Timberlake e Amanda Seyfried

Uscito da poco nelle sale cinematografiche italiane, io lo avevo accolto con un commentino su Facebook in cui affermavo che per quanto la trama fosse interessante, un film con Justin Timberlake puzzasse di merda da lontano un miglio. Alcuni amici, in particolare uno, hanno commentato consigliandomi Alpha Dog. Ovviamente non ho visto Alpha Dog ma In Time, semplicemente perchè è nuovo, molto pubblicizzato e il tema è molto interessante.

La trama in breve: in un futuro prossimo (circa alla fine del XXI secolo) il progresso e le scoperte scientifiche hanno portato alla conquista di una sorta di immortalità. Infatti le persone sono programmate geneticamente per raggiungere il venticinquesimo anno di età, dopo il quale hanno soltanto un altro anno di vita. Per continuare a vivere devono acquistare il tempo, che è diventata la moneta con cui la gente viene pagata del proprio lavoro ed anche la moneta con cui la gente paga per l’acquisizione di beni e servizi. Il nostro protagonista, Will Salas, vive nella zona 12, la zona più povera, in cui la gente vive letteralmente alla giornata, guadagnandosi all’incirca un giorno di vita per ogni giorno di lavoro. Will viene accusato di avere ucciso un uomo e di avergli rubato oltre un secolo di vita, così è costretto alla fuga e a mettere in atto un piano per “riabilitare” la zona 12.

Will e Sylvia in fuga

Non ho mai guardato molti film di fantascienza. Molti di quelli che ho guardato però, rischiano di far cadere il reale tema che trattano facendo diventare l’intera pellicola un film d’azione, con qualche particolarità aggiuntiva. Secondo me ci cade anche In Time. Come detto, il tema molto molto interessante. L’immortalità, la sua ricerca, il controllo delle vite umane decidendo già alla nascita quanto dovranno vivere. Temi che questo film poteva trattare e che vengono sviluppati solamente in minima parte.

Se prima però questo film mi puzzava di merda da lontano un miglio, guardandolo ne sono comunque rimasto coinvolto. Nonostante deluda le mie aspettative su tutti i temi che un film del genere potrebbe trattare, ma che vengono banalizzati in un semplice film d’azione, l’intero risultato si lascia guardare.

La mamma di WIll Salas

La protagonista femminile, Amanda Seyfried, non mi è particolarmente piaciuta. Mi è sembrata molto anonima. Diciamo che con l’equivoco iniziale Olivia Wilde madre di Justin Timberlake, forse se avessero scambiato i ruoli delle due attrici il risultato sarebbe stato migliore.

Piccola apparizione anche per l’idolissimo Johnny Galecki, l’attore che interpreta Leonard in “The Big Bang Theory”.